In attesa dell’intervento del legislatore auspicato dalla Corte costituzionale, nella fecondazione eterologa omosessuale femminile il problema dell’attribuzione dello stato di figlio nei confronti della c.d. madre intenzionale non si presta ad essere fronteggiato tramite l’applicazione analogica della norma sull’efficacia costitutiva del consenso alla p.m.a., in considerazione della sua natura eccezionale, ma attraverso un’interpretazione storico-evolutiva e costituzionalmente adeguata delle norme sull’adozione in casi particolari, che consenta di superarne gli ostacoli applicativi e di dilatarne gli effetti.

Stato filiale e genitorialità sociale: dal fatto al rapporto

Favilli
2022-01-01

Abstract

In attesa dell’intervento del legislatore auspicato dalla Corte costituzionale, nella fecondazione eterologa omosessuale femminile il problema dell’attribuzione dello stato di figlio nei confronti della c.d. madre intenzionale non si presta ad essere fronteggiato tramite l’applicazione analogica della norma sull’efficacia costitutiva del consenso alla p.m.a., in considerazione della sua natura eccezionale, ma attraverso un’interpretazione storico-evolutiva e costituzionalmente adeguata delle norme sull’adozione in casi particolari, che consenta di superarne gli ostacoli applicativi e di dilatarne gli effetti.
2022
Favilli, Chiara
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1130744
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