Il saggio affronta il tema della rappresentazione degli schiavi in Toscana in una prospettiva storico-artistica e storico-culturale europea. L'attenzione, prevalentemente focalizzata sulla pittura commissionata tra Sei e Settecento dai granduchi e dai più stretti cortigiani, si estende anche alla scultura rivelando gli stretti legami tra il monumento di Giovanni Baratta nella chiesa di San Ferdinando a Livorno e il sigillo di Joshua Wedgwood per la Society for Effecting the Abolition of the Slave Trade.
Da schiavi sulle galere a cortigiani di basso servizio. “Giovani di barbare nazioni” nella Toscana medicea
Chiara Savettieri
Primo
;Cinzia Maria Sicca
Secondo
;
2022-01-01
Abstract
Il saggio affronta il tema della rappresentazione degli schiavi in Toscana in una prospettiva storico-artistica e storico-culturale europea. L'attenzione, prevalentemente focalizzata sulla pittura commissionata tra Sei e Settecento dai granduchi e dai più stretti cortigiani, si estende anche alla scultura rivelando gli stretti legami tra il monumento di Giovanni Baratta nella chiesa di San Ferdinando a Livorno e il sigillo di Joshua Wedgwood per la Society for Effecting the Abolition of the Slave Trade.File in questo prodotto:
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