Il contributo analizza le recenti agevolazioni fiscali, introdotte con il decreto c.d. Rilancio a sostegno del tessuto produttivo nazionale, sotto il profilo del relativo impatto sull’ambiente. La vocazione ambientale dello strumento fiscale costituisce un dato ormai acquisito, e accomuna sia i tributi che i vari istituti riconducibili alla fiscalità di favore; tuttavia, nel tempo, il legislatore ha fatto ricorso alle misure agevolative con frequenza sempre crescente, a testimonianza della tendenza a supportare l’economia nazionale, privilegiando la leva fiscale rispetto a strumenti di diversa natura. Tale approccio si è tradotto in un aumento del costo dei tax benefits, gravanti sul bilancio pubblico, e nell’accresciuta complessità del sistema normativo, di per sé già difficilmente decifrabile. Per di più, le misure agevolative esaminate si rivelano suscettibili di impattare negativamente sull’ecosistema, ponendosi in netto contrasto con la disciplina europea in materia di fiscalità ambientale e con gli obiettivi recentemente fissati dal Next Generation EU Project. L’analisi in oggetto costituisce l’occasione per una riflessione ad ampio raggio sull’uso distorto della leva fiscale, e sulla necessità di garantirne un’applicazione razionale, efficiente e maggiormente rispettosa delle esigenze di tutela ambientale.
Quando la fiscalità ambientale è “involontaria”. L’impatto sull’ecosistema dei tax benefits previsti dal decreto Rilancio
Stefania Scarascia Mugnozza
2021-01-01
Abstract
Il contributo analizza le recenti agevolazioni fiscali, introdotte con il decreto c.d. Rilancio a sostegno del tessuto produttivo nazionale, sotto il profilo del relativo impatto sull’ambiente. La vocazione ambientale dello strumento fiscale costituisce un dato ormai acquisito, e accomuna sia i tributi che i vari istituti riconducibili alla fiscalità di favore; tuttavia, nel tempo, il legislatore ha fatto ricorso alle misure agevolative con frequenza sempre crescente, a testimonianza della tendenza a supportare l’economia nazionale, privilegiando la leva fiscale rispetto a strumenti di diversa natura. Tale approccio si è tradotto in un aumento del costo dei tax benefits, gravanti sul bilancio pubblico, e nell’accresciuta complessità del sistema normativo, di per sé già difficilmente decifrabile. Per di più, le misure agevolative esaminate si rivelano suscettibili di impattare negativamente sull’ecosistema, ponendosi in netto contrasto con la disciplina europea in materia di fiscalità ambientale e con gli obiettivi recentemente fissati dal Next Generation EU Project. L’analisi in oggetto costituisce l’occasione per una riflessione ad ampio raggio sull’uso distorto della leva fiscale, e sulla necessità di garantirne un’applicazione razionale, efficiente e maggiormente rispettosa delle esigenze di tutela ambientale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.