Nel cosiddetto "Orosio anglosassone", ossia la traduzione in antico inglese dell'opera "Historiae adversus paganos libri septem" di Orosio, sono stati inseriti i resoconti di viaggio che, stando a quanto scritto nel testo, due navigatori presentarono alla corte di Alfredo il Grande, ossia Ohthere e Wulfstan. L'indagine ha riguardato prevalentemente le parti di discorso diretto dei due viaggiatori, che si presentano con ogni probabilità come risposte a domande poste dagli ascoltatori: in certi passaggi, infatti, il compilatore (o i compilatori) della forma definitiva del resoconto scritto come è giunto a noi, ha scelto di operare con forme leggermente diverse a seconda della lunghezza del racconto e della verosimiglianza dello stesso. Questo procedimento diversificato potrebbe avere ragione di esistere in virtù del fatto che, in entrambi i casi, il compilatore possa aver avvertito l’esigenza di rendere Ohthere e Wulfstan delle voci prestigiose da ascoltare e quindi dare a entrambi dignità di auctoritas. Analizzando i casi di “slipping” tra discorso diretto e discorso indiretto e il modo in cui i due viaggiatori vengono presentati nel testo, si è ipotizzato che, alla corte di Alfredo, Ohthere fosse poco conosciuto se non addirittura una vera novità, mentre, nel caso di Wulfstan, si sarebbe trattato di un personaggio forse più noto al pubblico presente.
I racconti di viaggio di Ohthere e Wulstan, due navigatori alla corte di Alfredo il Grande
Laura Gherardini
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2014-01-01
Abstract
Nel cosiddetto "Orosio anglosassone", ossia la traduzione in antico inglese dell'opera "Historiae adversus paganos libri septem" di Orosio, sono stati inseriti i resoconti di viaggio che, stando a quanto scritto nel testo, due navigatori presentarono alla corte di Alfredo il Grande, ossia Ohthere e Wulfstan. L'indagine ha riguardato prevalentemente le parti di discorso diretto dei due viaggiatori, che si presentano con ogni probabilità come risposte a domande poste dagli ascoltatori: in certi passaggi, infatti, il compilatore (o i compilatori) della forma definitiva del resoconto scritto come è giunto a noi, ha scelto di operare con forme leggermente diverse a seconda della lunghezza del racconto e della verosimiglianza dello stesso. Questo procedimento diversificato potrebbe avere ragione di esistere in virtù del fatto che, in entrambi i casi, il compilatore possa aver avvertito l’esigenza di rendere Ohthere e Wulfstan delle voci prestigiose da ascoltare e quindi dare a entrambi dignità di auctoritas. Analizzando i casi di “slipping” tra discorso diretto e discorso indiretto e il modo in cui i due viaggiatori vengono presentati nel testo, si è ipotizzato che, alla corte di Alfredo, Ohthere fosse poco conosciuto se non addirittura una vera novità, mentre, nel caso di Wulfstan, si sarebbe trattato di un personaggio forse più noto al pubblico presente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.