Il contributo è incentrato sul manoscritto conservato a Firenze che tramanda un testimone del Tristano di Goffredo di Strasburgo, in particolare sulla datazione del codice, che contiene altri due romanzi in medio alto tedesco, e sulle informazioni relative alla sua storia, dalla compilazione fino alla sua attestazione a Firenze nel sec. XVIII. L'intento del lavoro è quello di rendere conto del modo nel quale questo codice sia giunto in Toscana dall’area di compilazione, vale a dire la parte della Boemia che confina con l’attuale Austria. Si è dato conto anche degli elementi, interni ed esterni al manoscritto, che hanno permesso di formulare ipotesi in merito alla data di composizione del volume: i dati a disposizione confermano quanto ipotizzato da altri studiosi, ossia che il codice sia stato compilato e assemblato nella prima metà del sec. XIV. Indizi sul possibile percorso del codice sono forniti da frasi ed espressioni in lingua latina e tedesca all’inizio e alla fine del codice: grazie a queste, si può ipotizzare che il codice sia rimasto in possesso di un parlante tedesco almeno fino al sec. XV. Da questo punto in poi, non è stato possibile rintracciare elementi utili per proseguire la strada fino a Firenze, se non il primo catalogo preparato secondo le indicazioni di Targioni Tozzetti per la Biblioteca Magliabechiana. Da allora, il codice non ha più lasciato Firenze e, attualmente, esso fa parte della collezione di Libri Rari della Biblioteca Nazionale centrale.

Il "Tristano" a Firenze. Un manoscritto della Biblioteca Nazionale Centrale

Laura Gherardini
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2007-01-01

Abstract

Il contributo è incentrato sul manoscritto conservato a Firenze che tramanda un testimone del Tristano di Goffredo di Strasburgo, in particolare sulla datazione del codice, che contiene altri due romanzi in medio alto tedesco, e sulle informazioni relative alla sua storia, dalla compilazione fino alla sua attestazione a Firenze nel sec. XVIII. L'intento del lavoro è quello di rendere conto del modo nel quale questo codice sia giunto in Toscana dall’area di compilazione, vale a dire la parte della Boemia che confina con l’attuale Austria. Si è dato conto anche degli elementi, interni ed esterni al manoscritto, che hanno permesso di formulare ipotesi in merito alla data di composizione del volume: i dati a disposizione confermano quanto ipotizzato da altri studiosi, ossia che il codice sia stato compilato e assemblato nella prima metà del sec. XIV. Indizi sul possibile percorso del codice sono forniti da frasi ed espressioni in lingua latina e tedesca all’inizio e alla fine del codice: grazie a queste, si può ipotizzare che il codice sia rimasto in possesso di un parlante tedesco almeno fino al sec. XV. Da questo punto in poi, non è stato possibile rintracciare elementi utili per proseguire la strada fino a Firenze, se non il primo catalogo preparato secondo le indicazioni di Targioni Tozzetti per la Biblioteca Magliabechiana. Da allora, il codice non ha più lasciato Firenze e, attualmente, esso fa parte della collezione di Libri Rari della Biblioteca Nazionale centrale.
2007
Gherardini, Laura
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1139772
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