Pisa è generalmente riconosciuta come uno degli epicentri della rivolta studentesca del Sessantotto. In particolare, nessuno dimentica l’occupazione della Sapienza del febbraio 1967, episodio che subito attrasse l’attenzione, e la curiosità, dell’opinione pubblica italiana del tempo. Un’occupazione inusuale, perché decisa a livello nazionale con l’obiettivo di contrapporsi alla Conferenza dei rettori, che negli stessi giorni avrebbe dovuto tenersi proprio nella Sapienza, ma anche perché – dietro una fitta cortina di mistero – gli occupanti avrebbero elaborato un documento programmatico assai articolato, che presto sarebbe stato ribattezzato come “le Tesi della Sapienza”. Partendo dalla contestazione alla riforma dell’università, il “Piano Gui”, prendeva corpo la volontà di affermare la centralità degli studenti nel sistema universitario attraverso modalità di democrazia assembleare.
La Sapienza degli studenti: l'occupazione del 1967 e le "Tesi"
Breccia A.
2021-01-01
Abstract
Pisa è generalmente riconosciuta come uno degli epicentri della rivolta studentesca del Sessantotto. In particolare, nessuno dimentica l’occupazione della Sapienza del febbraio 1967, episodio che subito attrasse l’attenzione, e la curiosità, dell’opinione pubblica italiana del tempo. Un’occupazione inusuale, perché decisa a livello nazionale con l’obiettivo di contrapporsi alla Conferenza dei rettori, che negli stessi giorni avrebbe dovuto tenersi proprio nella Sapienza, ma anche perché – dietro una fitta cortina di mistero – gli occupanti avrebbero elaborato un documento programmatico assai articolato, che presto sarebbe stato ribattezzato come “le Tesi della Sapienza”. Partendo dalla contestazione alla riforma dell’università, il “Piano Gui”, prendeva corpo la volontà di affermare la centralità degli studenti nel sistema universitario attraverso modalità di democrazia assembleare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.