Nel contributo si mira a mettere in luce come Il rapporto tra bilancio e democrazia, seppur connaturale, è stato, invero, offuscato non solo dal fenomeno ben noto della ipertrofia normativa, ma anche da quello più insidioso della «cattiva qualità delle leggi, che degenera, sempre più spesso, nella loro oscurità, con effetti devastanti sul piano della conoscibilità e, quindi, dell’effettività, del diritto stesso, nella crescente provvedimentalizzazione della legge, nel ricorso, sempre più frequente, alle c.d. leggi omnibus o alle leggi manifesto, nella crescita vertiginosa della legislazione speciale, nella sistematica violazione del principio della separazione dei poteri, per indicarne soltanto alcune».Il bilancio pubblico quale luogo dei tecnicismi (molto spesso veri e propri escamotage) non risponde però alla sua qualificazione come bene pubblico, ecco che l’insegnamento di gianniniana memoria di «trarre il sistema dal reale» sembra aver ispirato la Corte costituzionale nel suo recente richiamare il necessario ricorso ad una c.d. “contabilità di mandato”.Il riferimento sembra condurre a modelli contabili che indicano come principi chiave della contabilità pubblica quello di trasparenza in una sua declinazione finanziaria, nel senso che la trasparenza dovrebbe riguardare proprio la “costruzione” dei documenti contabili, sia di quelli a carattere consuntivo (rendiconto), sia di quelli (soprattutto) a carattere preventivo.
La contabilità di mandato quale nuova frontiera della “casa di vetro finanziaria”: il Carosi pensiero
Vanessa Manzetti
2021-01-01
Abstract
Nel contributo si mira a mettere in luce come Il rapporto tra bilancio e democrazia, seppur connaturale, è stato, invero, offuscato non solo dal fenomeno ben noto della ipertrofia normativa, ma anche da quello più insidioso della «cattiva qualità delle leggi, che degenera, sempre più spesso, nella loro oscurità, con effetti devastanti sul piano della conoscibilità e, quindi, dell’effettività, del diritto stesso, nella crescente provvedimentalizzazione della legge, nel ricorso, sempre più frequente, alle c.d. leggi omnibus o alle leggi manifesto, nella crescita vertiginosa della legislazione speciale, nella sistematica violazione del principio della separazione dei poteri, per indicarne soltanto alcune».Il bilancio pubblico quale luogo dei tecnicismi (molto spesso veri e propri escamotage) non risponde però alla sua qualificazione come bene pubblico, ecco che l’insegnamento di gianniniana memoria di «trarre il sistema dal reale» sembra aver ispirato la Corte costituzionale nel suo recente richiamare il necessario ricorso ad una c.d. “contabilità di mandato”.Il riferimento sembra condurre a modelli contabili che indicano come principi chiave della contabilità pubblica quello di trasparenza in una sua declinazione finanziaria, nel senso che la trasparenza dovrebbe riguardare proprio la “costruzione” dei documenti contabili, sia di quelli a carattere consuntivo (rendiconto), sia di quelli (soprattutto) a carattere preventivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.