Il lavoro discute la definizione, proposta da Gennaro D’Ippolito cinquant’anni fa e che gode ancora di una certa fortuna, delle Dionisiache come insieme di epilli, debolmente tenuti insieme da una struttura generale assai tenue. Dopo aver ribadito che la pretesa influenza delle Metamorfosi ovidiane (aspetto complementare della tesi di D’Ippolito) resta da dimostrare ed è piuttosto improbabile, viene discussa la specifica natura ‘nonniana’ degli epilli del poema e la loro integrazione nel tessuto narrativo del poema, attraverso un singolo caso paradigmatico (l’inganno di Ares in Dionisiache 29). Se si può continuare a usare con fini euristici il termine ‘epillio’ per definire gli episodi del poema, occorre tuttavia tenere in considerazione le motivazioni culturali e sociali che hanno indotto Nonno a concepire per il suo ambizioso poema una struttura centrifuga e digressiva
L’epillio nelle Dionisiache? Strutture dell’epica nonniana e contesto culturale
AGOSTI, GIANFRANCO
2016-01-01
Abstract
Il lavoro discute la definizione, proposta da Gennaro D’Ippolito cinquant’anni fa e che gode ancora di una certa fortuna, delle Dionisiache come insieme di epilli, debolmente tenuti insieme da una struttura generale assai tenue. Dopo aver ribadito che la pretesa influenza delle Metamorfosi ovidiane (aspetto complementare della tesi di D’Ippolito) resta da dimostrare ed è piuttosto improbabile, viene discussa la specifica natura ‘nonniana’ degli epilli del poema e la loro integrazione nel tessuto narrativo del poema, attraverso un singolo caso paradigmatico (l’inganno di Ares in Dionisiache 29). Se si può continuare a usare con fini euristici il termine ‘epillio’ per definire gli episodi del poema, occorre tuttavia tenere in considerazione le motivazioni culturali e sociali che hanno indotto Nonno a concepire per il suo ambizioso poema una struttura centrifuga e digressivaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.