Il presente capitolo ha ad oggetto l’analisi della migrazione economica dalla prospettiva del diritto internazionale, tenendo conto, però, di volta in volta degli effetti sulla normativa italiana vigente. In primo luogo, si descrivono le fonti del diritto internazionale sia a carattere consuetudinario sia a carattere pattizio vincolanti per l’Italia. In tale contesto, ci si sofferma sulla tutela del migrante economico nell’ambito delle Convenzioni OIL n. 97 e 143, evidenziandone le principali caratteristiche ed in che misura siano state recepite dall’Italia. Si esamina, poi, la CEDU, sottolineando, alla luce della giurisprudenza della Corte Edu, i profili inerenti al divieto di schiavitù e di lavoro forzato ai sensi dell’art. 4, al diritto alla vita privata e familiare ai sensi dell’art. 8 e al principio di non discriminazione ai sensi dell’art. 14, anche in ragione della loro importanza per l’applicazione della nuova protezione speciale prevista in Italia a partire dal 2020. In secondo luogo, lo studio prende in considerazione alcuni aspetti relativi alla cooperazione internazionale sia a livello bilaterale che multilaterale che coinvolge l’Italia. Infatti, lo studio tiene conto degli accordi bilaterali in materia di lavoro e sicurezza sociale conclusi dall’Italia con vari Stati terzi, analizzando i profili, da un lato, di diritto internazionale e, dall’altro lato, più inerenti alla loro legittimità costituzionale. Inoltre, uno spazio di analisi è dedicato anche all’azione che l’OIM svolge per la tutela dei diritti dei migranti, soprattutto nel contesto territoriale italiano. Infine, uno sguardo critico è rivolto anche all’azione dei sindacati europei.
Le migrazioni economiche nel diritto internazionale
Riccardi, LuigimariaCo-primo
;
2022-01-01
Abstract
Il presente capitolo ha ad oggetto l’analisi della migrazione economica dalla prospettiva del diritto internazionale, tenendo conto, però, di volta in volta degli effetti sulla normativa italiana vigente. In primo luogo, si descrivono le fonti del diritto internazionale sia a carattere consuetudinario sia a carattere pattizio vincolanti per l’Italia. In tale contesto, ci si sofferma sulla tutela del migrante economico nell’ambito delle Convenzioni OIL n. 97 e 143, evidenziandone le principali caratteristiche ed in che misura siano state recepite dall’Italia. Si esamina, poi, la CEDU, sottolineando, alla luce della giurisprudenza della Corte Edu, i profili inerenti al divieto di schiavitù e di lavoro forzato ai sensi dell’art. 4, al diritto alla vita privata e familiare ai sensi dell’art. 8 e al principio di non discriminazione ai sensi dell’art. 14, anche in ragione della loro importanza per l’applicazione della nuova protezione speciale prevista in Italia a partire dal 2020. In secondo luogo, lo studio prende in considerazione alcuni aspetti relativi alla cooperazione internazionale sia a livello bilaterale che multilaterale che coinvolge l’Italia. Infatti, lo studio tiene conto degli accordi bilaterali in materia di lavoro e sicurezza sociale conclusi dall’Italia con vari Stati terzi, analizzando i profili, da un lato, di diritto internazionale e, dall’altro lato, più inerenti alla loro legittimità costituzionale. Inoltre, uno spazio di analisi è dedicato anche all’azione che l’OIM svolge per la tutela dei diritti dei migranti, soprattutto nel contesto territoriale italiano. Infine, uno sguardo critico è rivolto anche all’azione dei sindacati europei.File | Dimensione | Formato | |
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