L’articolo muove dalla sentenza n. 8 del 2022 della Corte costituzionale e, dopo aver ricostruito il quadro giurisprudenziale e dottrinale che ha fatto seguito alle note sentenze del 2007 e 2008, si propone di svolgere alcune riflessioni sull’effettiva ampiezza del sindacato della Corte costituzionale sui vizi formali del decreto-legge. Esso evidenzia come gli aspetti più problematici del controllo del giudice costituzionale attengano non solo alla debolezza del test elaborato dalla Corte costituzionale a partire dalle pronunce del 2007 e 2008, ma anche all’oggettiva difficoltà degli organi di garanzia – quali organi di chiusura del sistema costituzionale, estranei al circuito politico – di censurare l’incapacità di Parlamento e Governo di porre un argine alla prassi dell’abuso della decretazione.
La Corte costituzionale ritorna sul controllo sui vizi formali del decreto-legge. Riflessioni a margine della sent. n. 8 del 2022
Angioletta Sperti
2022-01-01
Abstract
L’articolo muove dalla sentenza n. 8 del 2022 della Corte costituzionale e, dopo aver ricostruito il quadro giurisprudenziale e dottrinale che ha fatto seguito alle note sentenze del 2007 e 2008, si propone di svolgere alcune riflessioni sull’effettiva ampiezza del sindacato della Corte costituzionale sui vizi formali del decreto-legge. Esso evidenzia come gli aspetti più problematici del controllo del giudice costituzionale attengano non solo alla debolezza del test elaborato dalla Corte costituzionale a partire dalle pronunce del 2007 e 2008, ma anche all’oggettiva difficoltà degli organi di garanzia – quali organi di chiusura del sistema costituzionale, estranei al circuito politico – di censurare l’incapacità di Parlamento e Governo di porre un argine alla prassi dell’abuso della decretazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.