Il disegno di riforma del sistema sanzionatorio delineato dalla delega contenuta nella legge n. 134 del 2021 non pare includere la persona giuridica tra i possibili destinatari dei programmi di giustizia riparativa. Nondimeno, il sistema “231” risulta già fortemente orientato a favore di logiche riparative, considerata la massiccia presenza di figure premiali tese a favorire l’elisione delle conseguenze negative ingenerate dal reato, la riparazione del danno, nonché il ripristino o l’adozione di modelli organizzativi idonei a garantire a sicurezza dei beni lesi o messi in pericolo dall’illecito. Traendo spunto dalle direttive impartite dalla legge delega n. 134/2021 in materia di giustizia ripartiva, lo scritto si propone, quindi, di indagare il sistema punitivo-premiale delineato nella disciplina della responsabilità da reato delle persone giuridiche, con l’obiettivo di rintracciare possibili spazi di riflessione per la sperimentazione di meccanismi di Restorative Justice in quel settore. In particolare, dopo aver affrontato alcuni interrogativi preliminari attinenti agli effetti che in generale l’implementazione del paradigma di giustizia riparativa è suscettibile di dispiegare sull’ordinamento penale, l’indagine si sofferma sul carattere a suo modo pionieristico della disciplina del decreto “231” per la centralità attribuita al momento riparativo (in senso ampio) nella dinamica sanzionatoria, al fine di isolare i profili problematici, ma anche le potenzialità, che affiorano da un confronto tra la dimensione corporativa e macro-offensiva del crimine d’impresa e il nucleo essenziale del paradigma riparativo in senso stretto, ponendo l’accento sulla natura collettiva dei soggetti interessati dal conflitto generato da queste tipologie di reato – non solo, dunque, dell’agente, ma anche della vittima – e sulla fenomenologia delle offese che tipicamente ne scaturiscono. The reform outlined by Law no. 134/2021 does not seem to include corporations among the possible recipients of restorative justice programs. Nevertheless, the “231” system is already strongly oriented in favor of restorative logic, given the massive presence of reward figures aimed at encouraging the elision of the negative consequences generated by the crime, the repair of the damage, as well as the restoration or adoption of compliance programs. Taking the cue from the directives given by the law no. 134/2021 on restorative justice, the paper proposes, therefore, to investigate the punitive-premial system outlined in the discipline of corporate liability, with the aim of tracing possible areas of reflection for the testing of mechanisms of restorative justice in that area. In particular, after addressing some preliminary issues relating to the general effects that the implementation of the restorative justice paradigm is likely to deploy on the criminal justice system, the investigation focuses on the pioneering nature of the discipline of the decree “231” for the centrality given to the restorative moment (in a broad sense) in the dynamics of sanctioning, in order to isolate the problematic profiles, but also the potential, which emerge from a comparison between the macro-offensive dimension of corporate crimes and the essential core of the reparative paradigm in the strict sense, focusing on the collective nature of the subjects affected by the conflict generated by these types of crime – not only, therefore, the agent, but also the victim – and on the phenomenology of these offenses.
Limiti e potenzialità della Restorative Justice nel sistema "231". Spunti per una riflessione sulla scia della riforma Cartabia.
Laura Ricci;Alice Savarino
2022-01-01
Abstract
Il disegno di riforma del sistema sanzionatorio delineato dalla delega contenuta nella legge n. 134 del 2021 non pare includere la persona giuridica tra i possibili destinatari dei programmi di giustizia riparativa. Nondimeno, il sistema “231” risulta già fortemente orientato a favore di logiche riparative, considerata la massiccia presenza di figure premiali tese a favorire l’elisione delle conseguenze negative ingenerate dal reato, la riparazione del danno, nonché il ripristino o l’adozione di modelli organizzativi idonei a garantire a sicurezza dei beni lesi o messi in pericolo dall’illecito. Traendo spunto dalle direttive impartite dalla legge delega n. 134/2021 in materia di giustizia ripartiva, lo scritto si propone, quindi, di indagare il sistema punitivo-premiale delineato nella disciplina della responsabilità da reato delle persone giuridiche, con l’obiettivo di rintracciare possibili spazi di riflessione per la sperimentazione di meccanismi di Restorative Justice in quel settore. In particolare, dopo aver affrontato alcuni interrogativi preliminari attinenti agli effetti che in generale l’implementazione del paradigma di giustizia riparativa è suscettibile di dispiegare sull’ordinamento penale, l’indagine si sofferma sul carattere a suo modo pionieristico della disciplina del decreto “231” per la centralità attribuita al momento riparativo (in senso ampio) nella dinamica sanzionatoria, al fine di isolare i profili problematici, ma anche le potenzialità, che affiorano da un confronto tra la dimensione corporativa e macro-offensiva del crimine d’impresa e il nucleo essenziale del paradigma riparativo in senso stretto, ponendo l’accento sulla natura collettiva dei soggetti interessati dal conflitto generato da queste tipologie di reato – non solo, dunque, dell’agente, ma anche della vittima – e sulla fenomenologia delle offese che tipicamente ne scaturiscono. The reform outlined by Law no. 134/2021 does not seem to include corporations among the possible recipients of restorative justice programs. Nevertheless, the “231” system is already strongly oriented in favor of restorative logic, given the massive presence of reward figures aimed at encouraging the elision of the negative consequences generated by the crime, the repair of the damage, as well as the restoration or adoption of compliance programs. Taking the cue from the directives given by the law no. 134/2021 on restorative justice, the paper proposes, therefore, to investigate the punitive-premial system outlined in the discipline of corporate liability, with the aim of tracing possible areas of reflection for the testing of mechanisms of restorative justice in that area. In particular, after addressing some preliminary issues relating to the general effects that the implementation of the restorative justice paradigm is likely to deploy on the criminal justice system, the investigation focuses on the pioneering nature of the discipline of the decree “231” for the centrality given to the restorative moment (in a broad sense) in the dynamics of sanctioning, in order to isolate the problematic profiles, but also the potential, which emerge from a comparison between the macro-offensive dimension of corporate crimes and the essential core of the reparative paradigm in the strict sense, focusing on the collective nature of the subjects affected by the conflict generated by these types of crime – not only, therefore, the agent, but also the victim – and on the phenomenology of these offenses.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.