L’ospedale è uno degli spazi più importanti della città. La sua storia, che affonda le radici nell’epoca medievale, è fortemente intrecciata con la storia della strutturazione del tessuto e delle funzioni urbane. Nel contesto delle città italiane possiamo identificare due categorie di ospedali: quelli di matrice medievale -rinascimentale e quelli invece costruiti tra la fine dell’Ottocento e il Novecento. Gli ospedali ‘antichi’ con una ubicazione nel cuore della città, spesso posizionati accanto a luoghi sacri come cattedrali e chiese, in alcuni casi hanno mantenuto la funzione sanitaria grazie a processi di adattamento, ristrutturazione e ampliamento. In altri casi hanno cambiato destinazione e per la loro importanza storico artistica sono divenuti parte integrante del patrimonio culturale delle città. Gli ospedali di matrice otto-novecentesca sono stati collocati, per ragioni igienico-sanitarie, ai margini del tessuto urbano consolidato e successivamente sono stati inglobati grazie ai cicli di espansione che hanno caratterizzato l’epoca industriale. Gli ospedali ‘nuovi’ per le loro dimensioni e per la loro rilevanza urbanistica sono stati un importante tassello delle trasformazioni urbane conseguenti ai cambiamenti demografici ed epidemiologici dell’ultimo secolo. Il contributo legge l’ospedale con una prospettiva diacronica che prova a restituire la complessità di uno spazio di straordinario interesse urbano.

Gli ospedali: per una storia dell’accoglienza e della cura

Sonia Paone
2022-01-01

Abstract

L’ospedale è uno degli spazi più importanti della città. La sua storia, che affonda le radici nell’epoca medievale, è fortemente intrecciata con la storia della strutturazione del tessuto e delle funzioni urbane. Nel contesto delle città italiane possiamo identificare due categorie di ospedali: quelli di matrice medievale -rinascimentale e quelli invece costruiti tra la fine dell’Ottocento e il Novecento. Gli ospedali ‘antichi’ con una ubicazione nel cuore della città, spesso posizionati accanto a luoghi sacri come cattedrali e chiese, in alcuni casi hanno mantenuto la funzione sanitaria grazie a processi di adattamento, ristrutturazione e ampliamento. In altri casi hanno cambiato destinazione e per la loro importanza storico artistica sono divenuti parte integrante del patrimonio culturale delle città. Gli ospedali di matrice otto-novecentesca sono stati collocati, per ragioni igienico-sanitarie, ai margini del tessuto urbano consolidato e successivamente sono stati inglobati grazie ai cicli di espansione che hanno caratterizzato l’epoca industriale. Gli ospedali ‘nuovi’ per le loro dimensioni e per la loro rilevanza urbanistica sono stati un importante tassello delle trasformazioni urbane conseguenti ai cambiamenti demografici ed epidemiologici dell’ultimo secolo. Il contributo legge l’ospedale con una prospettiva diacronica che prova a restituire la complessità di uno spazio di straordinario interesse urbano.
2022
Paone, Sonia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1150460
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