L’articolo ripercorre le vicende collezionistiche dei disegni di Andrea Palladio in Inghilterra dal loro ingresso nella raccolta di Inigo Jones nel secondo decennio del XVII secolo fino al passaggio in quella di Richard Boyle, Lord Burlington, oltre cento anni dopo. L’articolo si concentra però particolarmente sulla presenza dei disegni nella vasta collezione grafica assembrata da William Talman a partire dal 1690 circa e dispersa da suo figlio John a partire dal 1720, una fase della storia collezionistica dei disegni palladiani sempre citata negli studi ma sinora singolarmente poco approfondita. In particolare l’articolo discute le evidenze utili a ricostruire quanti e quali fossero i disegni di Palladio effettivamente posseduti dai Talman e come essi fossero organizzati e montati in album della raccolta Talman. A tal fine l’articolo propone un’interpretazione del tutto nuova del significato dei marchi manoscritti apposti sui disegni di Palladio dai Talman. Suggerisce infine che il particolare assetto collezionistico imposto ai disegni di Palladio dai Talman abbia avuto un peso nella definizione di alcuni aspetti peculiari del palladianesimo inglese del Settecento.
Tra Jones e Burlington. I disegni di Palladio nella Collezione Talman
Giovanni Santucci
Primo
2023-01-01
Abstract
L’articolo ripercorre le vicende collezionistiche dei disegni di Andrea Palladio in Inghilterra dal loro ingresso nella raccolta di Inigo Jones nel secondo decennio del XVII secolo fino al passaggio in quella di Richard Boyle, Lord Burlington, oltre cento anni dopo. L’articolo si concentra però particolarmente sulla presenza dei disegni nella vasta collezione grafica assembrata da William Talman a partire dal 1690 circa e dispersa da suo figlio John a partire dal 1720, una fase della storia collezionistica dei disegni palladiani sempre citata negli studi ma sinora singolarmente poco approfondita. In particolare l’articolo discute le evidenze utili a ricostruire quanti e quali fossero i disegni di Palladio effettivamente posseduti dai Talman e come essi fossero organizzati e montati in album della raccolta Talman. A tal fine l’articolo propone un’interpretazione del tutto nuova del significato dei marchi manoscritti apposti sui disegni di Palladio dai Talman. Suggerisce infine che il particolare assetto collezionistico imposto ai disegni di Palladio dai Talman abbia avuto un peso nella definizione di alcuni aspetti peculiari del palladianesimo inglese del Settecento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.