La strategia preventivo-punitiva sottesa al regime di responsabilità da reato degli enti collettivi ruota intorno a due direttrici di fondo, l’autonormazione e la premialità, che trovano il loro punto di convergenza nel complesso prodotto autonormato costituito dal modello di organizzazione e gestione. L’assolvimento dell’onere di prevenzione mediante organizzazione, invero, condiziona l’an e il quantum di responsabilità dell’ente, a seconda della valutazione giudiziale di adeguatezza del modello, ancorata ad un’eccentrica presunzione di colpevolezza. D’altra parte, anche in relazione alla possibilità di accedere ai benefici sanzionatori ex post factum – ulteriore incentivo su cui è imperniato il sistema di cogestione del rischio – la ri-organizzazione in direzione della legalità assume rilievo centrale. Lo scritto si propone di indagare alcune prospettive di revisione del sistema di autonormazione corporativa e dei connessi meccanismi premiali, riflettendo, da un lato, sui termini della relazione pubblico-privato nella fase costruttiva dell’impianto organizzativo-gestionale; dall’altro, sulla funzione ascrittiva del modello e sull’opportunità di valorizzare, nell’ambito del giudizio di colposità organizzativa, canoni di esigibilità e affidamento. Infine, saranno valutate strategie premiali che favoriscano, in ottica preventiva, l’adozione di meccanismi di compliance ante delictum.
I modelli organizzativo-gestionali tra autonormazione e meccanismi premiali
Savarino, Alice
2021-01-01
Abstract
La strategia preventivo-punitiva sottesa al regime di responsabilità da reato degli enti collettivi ruota intorno a due direttrici di fondo, l’autonormazione e la premialità, che trovano il loro punto di convergenza nel complesso prodotto autonormato costituito dal modello di organizzazione e gestione. L’assolvimento dell’onere di prevenzione mediante organizzazione, invero, condiziona l’an e il quantum di responsabilità dell’ente, a seconda della valutazione giudiziale di adeguatezza del modello, ancorata ad un’eccentrica presunzione di colpevolezza. D’altra parte, anche in relazione alla possibilità di accedere ai benefici sanzionatori ex post factum – ulteriore incentivo su cui è imperniato il sistema di cogestione del rischio – la ri-organizzazione in direzione della legalità assume rilievo centrale. Lo scritto si propone di indagare alcune prospettive di revisione del sistema di autonormazione corporativa e dei connessi meccanismi premiali, riflettendo, da un lato, sui termini della relazione pubblico-privato nella fase costruttiva dell’impianto organizzativo-gestionale; dall’altro, sulla funzione ascrittiva del modello e sull’opportunità di valorizzare, nell’ambito del giudizio di colposità organizzativa, canoni di esigibilità e affidamento. Infine, saranno valutate strategie premiali che favoriscano, in ottica preventiva, l’adozione di meccanismi di compliance ante delictum.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.