Il saggio, muovendo da una recente decisione della Corte di Giustizia (la sentenza V.M.A.), mette in luce il contributo che i diritti attribuiti dai Trattati ai cittadini europei - e in particolare, quello di libera circolazione e di soggiorno entro il territorio dell'Unione - può dare nel promuovere il riconoscimento di status civilistici, che il cittadino comunitario abbia acquisito in uno Stato membro diverso da quello di appartenenza, allorquando li rivendichi verso quest'ultimo e a prescindere dalla circostanza che gli status in questione siano o meno contemplati dal diritto nazionale del medesimo. La portata del generale principio di riconoscimento degli status che si fa strada nel diritto europeo viene esaminata con riferimento agli status della coppia omosessuale coniugata o unita civilmente, del minore nato all'estero attraverso tecniche riproduttive non ammesse nell'ordinamento di cittadinanza dei genitori e, infine, della persona che abbia conseguito in un altro Stato membro una rettificazione o una registrazione non-binaria del sesso anagrafico.
«Status» civilistici e cittadinanza europea
Azzarri
2022-01-01
Abstract
Il saggio, muovendo da una recente decisione della Corte di Giustizia (la sentenza V.M.A.), mette in luce il contributo che i diritti attribuiti dai Trattati ai cittadini europei - e in particolare, quello di libera circolazione e di soggiorno entro il territorio dell'Unione - può dare nel promuovere il riconoscimento di status civilistici, che il cittadino comunitario abbia acquisito in uno Stato membro diverso da quello di appartenenza, allorquando li rivendichi verso quest'ultimo e a prescindere dalla circostanza che gli status in questione siano o meno contemplati dal diritto nazionale del medesimo. La portata del generale principio di riconoscimento degli status che si fa strada nel diritto europeo viene esaminata con riferimento agli status della coppia omosessuale coniugata o unita civilmente, del minore nato all'estero attraverso tecniche riproduttive non ammesse nell'ordinamento di cittadinanza dei genitori e, infine, della persona che abbia conseguito in un altro Stato membro una rettificazione o una registrazione non-binaria del sesso anagrafico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.