In molti romanzi ascrivibili alla corrente populista, il ritorno all'osservazione delle petites gens, promossa da Lemonnier nel Manifeste du roman populiste (1929), si traduce in una predilezione quasi esclusiva per la rappresentazione di un proletariato disagiato, situato in ambienti periferici degradati e squallidi. Tuttavia, se è vero che la maggior parte dei romanzi populisti presenta un indugio sulla povertà funzionale alla rappresentazione di una mediocrità materiale e sociale, in altri autori agiscono logiche differenti. Nelle opere di André Thérive, ad esempio, la povertà e il degrado rimandano simbolicamente ad una mediocrità morale ed esistenziale dei protagonisti. Un più ambizioso tentativo di connettere personaggio e sfondo conduce così gli elementi periferici del testo a riflettere il tema portante della narrazione, ovvero quell'angosciosa riflessione esistenziale che contraddistingue i personaggi. In tal modo, il senso di désarroi percepito dal soggetto viene legato a una rete analogica di rapporti fisico-spaziali che restituisce, innanzitutto, un processo di degradazione del mondo circostante.
«Figure della povertà nella letteratura populista francese degli anni Trenta»
Iacopo Leoni
2017-01-01
Abstract
In molti romanzi ascrivibili alla corrente populista, il ritorno all'osservazione delle petites gens, promossa da Lemonnier nel Manifeste du roman populiste (1929), si traduce in una predilezione quasi esclusiva per la rappresentazione di un proletariato disagiato, situato in ambienti periferici degradati e squallidi. Tuttavia, se è vero che la maggior parte dei romanzi populisti presenta un indugio sulla povertà funzionale alla rappresentazione di una mediocrità materiale e sociale, in altri autori agiscono logiche differenti. Nelle opere di André Thérive, ad esempio, la povertà e il degrado rimandano simbolicamente ad una mediocrità morale ed esistenziale dei protagonisti. Un più ambizioso tentativo di connettere personaggio e sfondo conduce così gli elementi periferici del testo a riflettere il tema portante della narrazione, ovvero quell'angosciosa riflessione esistenziale che contraddistingue i personaggi. In tal modo, il senso di désarroi percepito dal soggetto viene legato a una rete analogica di rapporti fisico-spaziali che restituisce, innanzitutto, un processo di degradazione del mondo circostante.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.