La Corte di Giustizia UE ha affrontato la latitudine dell’esenzione di cui all’art. 1, par. 2, dir. n. 93/13/CEE in riferimento ad una clausola di un mutuo non negoziata che dispone il rimborso nella valuta estera in cui il finanziamento e` denominato. Nel ripercorrere le argomentazioni con cui la Corte giudica «imperativa» ai sensi della direttiva la norma interna suppletiva, in concreto non derogata, che esprime il principio nominalistico, il presente contributo evidenza passaggi ellittici ed aporie di un responso poco in linea con i precedenti della Corte e con impianto e finalita` della tutela accordata ai consumatori contro le clausole abusive.
Norme suppletive non derogate e giudizio di vessatorietà
Filippo Morello
2021-01-01
Abstract
La Corte di Giustizia UE ha affrontato la latitudine dell’esenzione di cui all’art. 1, par. 2, dir. n. 93/13/CEE in riferimento ad una clausola di un mutuo non negoziata che dispone il rimborso nella valuta estera in cui il finanziamento e` denominato. Nel ripercorrere le argomentazioni con cui la Corte giudica «imperativa» ai sensi della direttiva la norma interna suppletiva, in concreto non derogata, che esprime il principio nominalistico, il presente contributo evidenza passaggi ellittici ed aporie di un responso poco in linea con i precedenti della Corte e con impianto e finalita` della tutela accordata ai consumatori contro le clausole abusive.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.