Rispetto alle principali linee di sviluppo della profetologia in età moderna - istanza critica, rilevanza politica, questione del futuro - il contributo di Vico appare almeno in parte eccentrico. Nella sua opera, Vico parla di rado della profezia in senso stretto (quella dei profeti biblici), e quando ne parla lo fa prendendola pienamente sul serio, senz’alcuna traccia esplicita di istanza critica. Il contesto delle occorrenze vichiane, poi, non è politico, se non molto indirettamente, bensì teologico o metafisico. Infine, la questione del futuro è certamente pertinente, ma anche subordinata al punto di vista dell’eternità di cui le profezie sono espressione. Ciò non significa tuttavia che non si possa parlare in modo pertinente di una questione della profezia in Vico, a due condizioni. La prima è che s’intenda l’ambito del discorso profetico in un senso più ampio, collegandolo alla propensione in qualche modo spontanea a conoscere e annunciare il futuro e comparando la profezia ad altre forme di conoscenza del futuro, in primis la divinazione. La seconda è che si tenga presente che in Vico di solito la ripresa di istanze filosofiche specificamente moderne avviene all’interno di una cornice reattiva, in cui però tali istanze non sono semplicemente respinte, quanto piuttosto rielaborate in un linguaggio e in forme che le rendono per certi versi non immediatamente riconoscibili.
Giambattista Vico tra profezia e divinazione
giovanni paoletti
2022-01-01
Abstract
Rispetto alle principali linee di sviluppo della profetologia in età moderna - istanza critica, rilevanza politica, questione del futuro - il contributo di Vico appare almeno in parte eccentrico. Nella sua opera, Vico parla di rado della profezia in senso stretto (quella dei profeti biblici), e quando ne parla lo fa prendendola pienamente sul serio, senz’alcuna traccia esplicita di istanza critica. Il contesto delle occorrenze vichiane, poi, non è politico, se non molto indirettamente, bensì teologico o metafisico. Infine, la questione del futuro è certamente pertinente, ma anche subordinata al punto di vista dell’eternità di cui le profezie sono espressione. Ciò non significa tuttavia che non si possa parlare in modo pertinente di una questione della profezia in Vico, a due condizioni. La prima è che s’intenda l’ambito del discorso profetico in un senso più ampio, collegandolo alla propensione in qualche modo spontanea a conoscere e annunciare il futuro e comparando la profezia ad altre forme di conoscenza del futuro, in primis la divinazione. La seconda è che si tenga presente che in Vico di solito la ripresa di istanze filosofiche specificamente moderne avviene all’interno di una cornice reattiva, in cui però tali istanze non sono semplicemente respinte, quanto piuttosto rielaborate in un linguaggio e in forme che le rendono per certi versi non immediatamente riconoscibili.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.