La logica insediativa del Museo del VKhUTEMAS risiede nell’associazione di tre forme identificative di corrispondenti temi (il corridor urbano, il museo, la scuola con l’archivio), di natura lineare e superficiale. Associazioni tra figure predisposte secondo un intento collocativo che rinveniamo in quel «tumulte» corbuseriano, applicato nel progetto per il Palazzo dei Soviet del 1931. Tale scelta esprime quella discontinuità dello spazio del Parco Gor’kij di cui l’area a nord di cui ci occupiamo costituisce l’avvio, ma anche quella condizione di insieme-assemblaggio («Ansambl’») così cara all’insegnamento costruttivista. Se il corridor urbano assume la linearità come dato sintetico, derivato dalla forma primaria della Moscova, il museo e la scuola adottano il quadrato, figura centrale ed autonoma. I corpi sono sospesi e questa sospensione – liberazione del fatto dal suolo, conquista del cielo che si identifica con la conquista della modernità – ci riporta alle Wolgenbügel, ai Planiti, alle «macchine volanti» di Krutikov che è uno dei portati concettuali più rilevanti del VKhUTEMAS. La questione della sospensione si esplicita nella costruzione attraverso diverse soluzioni tecniche: sistemi a pendoli su mensole auto-bilanciate, o lunghe travi parete appoggiate su pochi nuclei, o teorie di setti. La metrica e le proporzioni delle parti costitutive sono desunte dalle grandi architetture pensate per Mosca ma non realizzate: il Palazzo dei Soviet di Le Corbusier, il Dom Narkomtjažproma e il Palazzo del Cultura di Leonidov.

Il Museo come dispositivo urbano

Luca Lanini;
2022-01-01

Abstract

La logica insediativa del Museo del VKhUTEMAS risiede nell’associazione di tre forme identificative di corrispondenti temi (il corridor urbano, il museo, la scuola con l’archivio), di natura lineare e superficiale. Associazioni tra figure predisposte secondo un intento collocativo che rinveniamo in quel «tumulte» corbuseriano, applicato nel progetto per il Palazzo dei Soviet del 1931. Tale scelta esprime quella discontinuità dello spazio del Parco Gor’kij di cui l’area a nord di cui ci occupiamo costituisce l’avvio, ma anche quella condizione di insieme-assemblaggio («Ansambl’») così cara all’insegnamento costruttivista. Se il corridor urbano assume la linearità come dato sintetico, derivato dalla forma primaria della Moscova, il museo e la scuola adottano il quadrato, figura centrale ed autonoma. I corpi sono sospesi e questa sospensione – liberazione del fatto dal suolo, conquista del cielo che si identifica con la conquista della modernità – ci riporta alle Wolgenbügel, ai Planiti, alle «macchine volanti» di Krutikov che è uno dei portati concettuali più rilevanti del VKhUTEMAS. La questione della sospensione si esplicita nella costruzione attraverso diverse soluzioni tecniche: sistemi a pendoli su mensole auto-bilanciate, o lunghe travi parete appoggiate su pochi nuclei, o teorie di setti. La metrica e le proporzioni delle parti costitutive sono desunte dalle grandi architetture pensate per Mosca ma non realizzate: il Palazzo dei Soviet di Le Corbusier, il Dom Narkomtjažproma e il Palazzo del Cultura di Leonidov.
2022
Lanini, Luca; Costanzo, Francesco
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