In questo contributo si intende mettere in relazione due personaggi del basso inferno dantesco: Capaneo (Inf. 14) e Vanni Fucci (Inf. 24-25). Per prima cosa, si mostrerà come, pur essendo punito tra i ladri, Vanni sia caratterizzato anche come un violento, e specificamente come un sacrilego. Dopo aver evidenziato questa circostanza, si procederà a confrontare la rappresentazione della pena di Vanni con quella di Capaneo, prototipo del sacrilego e condannato tra i violenti contro Dio. Si dimostrerà, dunque, che il Capaneo dantesco è costruito attorno all’idea di negargli la folgorazione divina che nella Tebaide lo consacra come eroe epico. Il motivo della folgorazione è invece ripreso per la pena di Vanni, facendo così assumere al personaggio una façade epica che contrasta con la sua natura altrimenti descritta come infima e bestiale.
Vanni Fucci e Capaneo: metamorfosi dell’eroe sacrilego dall’epos classico alla Commedia
Leyla Maria Gabriella Livraghi
2021-01-01
Abstract
In questo contributo si intende mettere in relazione due personaggi del basso inferno dantesco: Capaneo (Inf. 14) e Vanni Fucci (Inf. 24-25). Per prima cosa, si mostrerà come, pur essendo punito tra i ladri, Vanni sia caratterizzato anche come un violento, e specificamente come un sacrilego. Dopo aver evidenziato questa circostanza, si procederà a confrontare la rappresentazione della pena di Vanni con quella di Capaneo, prototipo del sacrilego e condannato tra i violenti contro Dio. Si dimostrerà, dunque, che il Capaneo dantesco è costruito attorno all’idea di negargli la folgorazione divina che nella Tebaide lo consacra come eroe epico. Il motivo della folgorazione è invece ripreso per la pena di Vanni, facendo così assumere al personaggio una façade epica che contrasta con la sua natura altrimenti descritta come infima e bestiale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.