Scopo dello studio. Diversi studi hanno evidenziato associazioni tra gli inquinanti atmosferici e gli effetti avversi per la salute nei bambini, che risultano essere insieme agli anziani un gruppo di popolazione sensibile all’inquinamento atmosferico. Le associazioni tra ricoveri ospedalieri e inquinanti atmosferici sono state studiate principalmente con studi di serie temporali e, più recentemente, con studi case-crossover (CC). L’obiettivo del presente lavoro è verificare l’associazione tra livelli giornalieri degli inquinanti (PM10, NO2 e CO) e i ricoveri per malattie respiratorie nei bambini residenti nella città di Taranto utilizzando l’approccio CC. Metodi utilizzati. Sono stati selezionati i ricoveri ospedalieri per cause respiratorie (ICD 9: 460-469; 480-519 con esclusione del codice 487, influenza) nei bambini residenti a Taranto di età compresa tra 10 giorni di vita e 10 anni per il periodo 2001-2003. Come variabili relative all’inquinamento atmosferico sono stati considerati i dati giornalieri di PM10, NO2 e CO provenienti dallo studio SISTI. Le associazioni tra i ricoveri ospedalieri per cause respiratorie e concentrazioni degli inquinanti sono state studiate fino a 5 giorni precedenti (lag singoli 0, 1, 2, 3, 4, 5) e a lags distribuiti (0-1, 0-2, 1-2, 0-3). Nell’analisi CC, I giorni di controllo sono stati scelti secondo una modalità “time stratified”. Il modello regressione logistica condizionata ha tenuto conto delle stesse variabili dello studio SISTI: temperatura apparente (lag 0-1 per gli effetti del caldo e lag 1-6 per gli effetti del freddo), pressione barometrica, festività, epidemie influenzali e decremento estivo della popolazione. Risultati. Nel periodo 2001-2003 si sono verificati 1.690 ricoveri ospedalieri per cause respiratorie nei bambini residenti a Taranto (57,1% bambini, e 42,9% bambine), di età media di 2,6 anni. Associazioni statisticamente significative si sono osservate solo per il CO e nessun effetto si è trovato per PM10 ed NO2. Incrementi della concentrazione di CO, a lag 1, lag 0-1 e lag 0-2 (quest’ultimo al limite della significatività statistica), risultano associati ad aumenti nel numero di ricoveri ospedalieri per cause respiratorie, rispettivamente del 13,6% (IC 95%: 0,6-28,3), 16,9% (IC 95%: 0,8-35,7) e 18,0% (IC 95%: -0,2-39,5), come si osserva dal grafico sottostante. Le stime relative all’effetto del CO sui ricoveri sono espresse come incremento percentuale del rischio associato ad un incremento dell’inquinante pari a 1 mg/m3 per CO. Conclusioni. Si sono trovate associazioni solo con il CO, che è un indicatore di inquinamento da traffico urbano. La mancata associazione con i livelli giornalieri di PM10 e NO2 , rilevata invece in altri studi, può essere attribuita alla presenza di un forte inquinamento di tipo industriale che comporta valori costantemente elevati di questi due inquinanti. I risultati aggiungono evidenza agli effetti avversi dell’inquinamento urbano sulla salute dei bambini. Ulteriori approfondimenti sono previsti aggiornando il periodo di osservazione al 2005 e valutando i ricoveri dei bambini in base alla distanza della zona di residenza dalle fonti di emissione industriale

Inquinamento urbano e ricoveri ospedalieri per cause respiratorie nei bambini a Taranto: analisi case cross-over

VIGOTTI, MARIA ANGELA
2007-01-01

Abstract

Scopo dello studio. Diversi studi hanno evidenziato associazioni tra gli inquinanti atmosferici e gli effetti avversi per la salute nei bambini, che risultano essere insieme agli anziani un gruppo di popolazione sensibile all’inquinamento atmosferico. Le associazioni tra ricoveri ospedalieri e inquinanti atmosferici sono state studiate principalmente con studi di serie temporali e, più recentemente, con studi case-crossover (CC). L’obiettivo del presente lavoro è verificare l’associazione tra livelli giornalieri degli inquinanti (PM10, NO2 e CO) e i ricoveri per malattie respiratorie nei bambini residenti nella città di Taranto utilizzando l’approccio CC. Metodi utilizzati. Sono stati selezionati i ricoveri ospedalieri per cause respiratorie (ICD 9: 460-469; 480-519 con esclusione del codice 487, influenza) nei bambini residenti a Taranto di età compresa tra 10 giorni di vita e 10 anni per il periodo 2001-2003. Come variabili relative all’inquinamento atmosferico sono stati considerati i dati giornalieri di PM10, NO2 e CO provenienti dallo studio SISTI. Le associazioni tra i ricoveri ospedalieri per cause respiratorie e concentrazioni degli inquinanti sono state studiate fino a 5 giorni precedenti (lag singoli 0, 1, 2, 3, 4, 5) e a lags distribuiti (0-1, 0-2, 1-2, 0-3). Nell’analisi CC, I giorni di controllo sono stati scelti secondo una modalità “time stratified”. Il modello regressione logistica condizionata ha tenuto conto delle stesse variabili dello studio SISTI: temperatura apparente (lag 0-1 per gli effetti del caldo e lag 1-6 per gli effetti del freddo), pressione barometrica, festività, epidemie influenzali e decremento estivo della popolazione. Risultati. Nel periodo 2001-2003 si sono verificati 1.690 ricoveri ospedalieri per cause respiratorie nei bambini residenti a Taranto (57,1% bambini, e 42,9% bambine), di età media di 2,6 anni. Associazioni statisticamente significative si sono osservate solo per il CO e nessun effetto si è trovato per PM10 ed NO2. Incrementi della concentrazione di CO, a lag 1, lag 0-1 e lag 0-2 (quest’ultimo al limite della significatività statistica), risultano associati ad aumenti nel numero di ricoveri ospedalieri per cause respiratorie, rispettivamente del 13,6% (IC 95%: 0,6-28,3), 16,9% (IC 95%: 0,8-35,7) e 18,0% (IC 95%: -0,2-39,5), come si osserva dal grafico sottostante. Le stime relative all’effetto del CO sui ricoveri sono espresse come incremento percentuale del rischio associato ad un incremento dell’inquinante pari a 1 mg/m3 per CO. Conclusioni. Si sono trovate associazioni solo con il CO, che è un indicatore di inquinamento da traffico urbano. La mancata associazione con i livelli giornalieri di PM10 e NO2 , rilevata invece in altri studi, può essere attribuita alla presenza di un forte inquinamento di tipo industriale che comporta valori costantemente elevati di questi due inquinanti. I risultati aggiungono evidenza agli effetti avversi dell’inquinamento urbano sulla salute dei bambini. Ulteriori approfondimenti sono previsti aggiornando il periodo di osservazione al 2005 e valutando i ricoveri dei bambini in base alla distanza della zona di residenza dalle fonti di emissione industriale
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