Diversi studi, negli ultimi anni, hanno esplorato il rischio di complicanze post-trapianto di fegato (LT). I fattori di rischio correlati alla non idoneità del graft prima o al momento del prelievo d’organo sono poco studiati. Lo studio mira a identificare un punteggio per predire il rischio di non idoneità dell’organo per fattori fegato-correlati prima del prelievo. Gli obiettivi secondari sono: a) testare se lo score correla con una biopsia con caratteristiche sfavorevoli; b) valutare il rischio di perdita precoce del graft post-LT. Abbiamo analizzato retrospettivamente un totale di 4207 donatori valutati nel periodo gennaio 2004-dicembre 2018. La coorte è stata suddivisa in un gruppo di studio (n=3,156; 75,0%) e un gruppo di validazione (n=1051; 25,0%). È stato dunque creato lo score DROP (Donor Rejected Organ Pre-transplantation) = − 2,68 + (2,14 se share regionale) + (0,03*età in anni) + (0,04*peso in kg) - (0,03*altezza in cm) + (0,29 se DM2) + (1,65 se anti-HCV positivo) + (0,27 se anti-HBV core positivo) - (0,69 se episodio ipotensivo) + (0,09*picco creatinina sierica) + (0,38*log10 picco AST) + (0,34*log10 picco ALT) + (0,06*picco bilirubina totale). Nel gruppo di validazione, il DROP Score mostrava una maggiore area sotto la curva nella predizione della non idoneità dell’organo per motivi fegato-correlati (0,82; p<0,001) e la steatosi macrovescicolare ≥30% (0,71; p<0,001). I pazienti che superavano il 90° percentile del DROP avevano i risultati peggiori post-LT (perdita dell’organo a 3 mesi: 82,8%; log-rank P=0,024). Lo score DROP rappresenta uno strumento prezioso per prevedere il rischio di non idoneità dell’organo correlato alla funzionalità epatica, la steatosi, e i tassi di sopravvivenza del graft nell’immediato post-trapianto. Sono necessari ulteriori studi di validazione di questo score in altri contesti geografici.
Proposta e validazione di uno score di rischio di non idoneità del fegato da donatore cadavere a scopo di trapianto: uno studio multicentrico italiano
Quirino Lai;Davide Ghinolfi;Rebecca Aglietti;Paolo De Simone
2022-01-01
Abstract
Diversi studi, negli ultimi anni, hanno esplorato il rischio di complicanze post-trapianto di fegato (LT). I fattori di rischio correlati alla non idoneità del graft prima o al momento del prelievo d’organo sono poco studiati. Lo studio mira a identificare un punteggio per predire il rischio di non idoneità dell’organo per fattori fegato-correlati prima del prelievo. Gli obiettivi secondari sono: a) testare se lo score correla con una biopsia con caratteristiche sfavorevoli; b) valutare il rischio di perdita precoce del graft post-LT. Abbiamo analizzato retrospettivamente un totale di 4207 donatori valutati nel periodo gennaio 2004-dicembre 2018. La coorte è stata suddivisa in un gruppo di studio (n=3,156; 75,0%) e un gruppo di validazione (n=1051; 25,0%). È stato dunque creato lo score DROP (Donor Rejected Organ Pre-transplantation) = − 2,68 + (2,14 se share regionale) + (0,03*età in anni) + (0,04*peso in kg) - (0,03*altezza in cm) + (0,29 se DM2) + (1,65 se anti-HCV positivo) + (0,27 se anti-HBV core positivo) - (0,69 se episodio ipotensivo) + (0,09*picco creatinina sierica) + (0,38*log10 picco AST) + (0,34*log10 picco ALT) + (0,06*picco bilirubina totale). Nel gruppo di validazione, il DROP Score mostrava una maggiore area sotto la curva nella predizione della non idoneità dell’organo per motivi fegato-correlati (0,82; p<0,001) e la steatosi macrovescicolare ≥30% (0,71; p<0,001). I pazienti che superavano il 90° percentile del DROP avevano i risultati peggiori post-LT (perdita dell’organo a 3 mesi: 82,8%; log-rank P=0,024). Lo score DROP rappresenta uno strumento prezioso per prevedere il rischio di non idoneità dell’organo correlato alla funzionalità epatica, la steatosi, e i tassi di sopravvivenza del graft nell’immediato post-trapianto. Sono necessari ulteriori studi di validazione di questo score in altri contesti geografici.File | Dimensione | Formato | |
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