La storia del pensiero politico e l’esperienza storica evidenziano una costante tensione tra l’esistente e l’inesistente, tra il fattuale (il “così è”) e l’inesistente immaginato, temuto o desiderato: su quest’ultimo punto si apre un’ulteriore divaricazione tra la definizione normativa (il “così dovrebbe essere”) e la prospettiva utopica (l’alternativa tra il “così potrebbe” e il “così non potrebbe essere”). L'articolo discute la dialettica tra riferimento all'"esistente" e riferimento all'"inesistente" nella prassi delle democrazie contemporanee, evidenziando gli esiti degenerativi associabili ad un'immaginazione politica consegnata alle tecniche del marketing politico e il ruolo ancora attribuibile all'educazione degli attori politici (sia dal lato dei rappresentanti, sia da quello dei cittadini rappresentati).
La politica crea mondi. Responsabilità, critica all'ordine e ruolo innovativo della formazione
MORI L
2011-01-01
Abstract
La storia del pensiero politico e l’esperienza storica evidenziano una costante tensione tra l’esistente e l’inesistente, tra il fattuale (il “così è”) e l’inesistente immaginato, temuto o desiderato: su quest’ultimo punto si apre un’ulteriore divaricazione tra la definizione normativa (il “così dovrebbe essere”) e la prospettiva utopica (l’alternativa tra il “così potrebbe” e il “così non potrebbe essere”). L'articolo discute la dialettica tra riferimento all'"esistente" e riferimento all'"inesistente" nella prassi delle democrazie contemporanee, evidenziando gli esiti degenerativi associabili ad un'immaginazione politica consegnata alle tecniche del marketing politico e il ruolo ancora attribuibile all'educazione degli attori politici (sia dal lato dei rappresentanti, sia da quello dei cittadini rappresentati).File | Dimensione | Formato | |
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