Alfred Korzybski’s statement that «the map is not the territory» is not as simple as it appears. Following Bateson’s ideas about the topic, we could compare the «territory» to the Kantian «Ding an sich», inaccessible background to perception and knowledge, subject to never-ending procedures of “objectivation”; but if «territory» is conceived as strictly speaking inaccessible, our maps can make reference only to other maps. Dealing with this issue, this article considers some variants of the map-territory problem, and argues that an human observer knows and elaborates beliefs in an intermediate dimension between symbolic-conceptual maps and perceptual territories. Keywords. Complexity, map-territory problem, observer, reality, representation La tesi di Alfred Korzybski secondo cui «la mappa non è il territorio» non è semplice come appare. Seguendo le idee di Bateson al riguardo, potremmo comparare il «territorio» alla kantiana «cosa in sé», sfondo inaccessibile della percezione e della conoscenza, soggetta a procedure di oggettazione interminabili; ma se il «territorio» è concepito come inaccessibile in senso stretto, le nostre mappe possono fare riferimento soltanto ad altre mappe. Trattando l’argomento, questo articolo considera alcune varianti del problema mappa-territorio ed argomenta che un osservatore umano conosce ed elabora le proprie credenze in una dimensione intermedia tra le mappe simbolico-concettuali e i territori percettivi.
Mappa e territorio. Il problema del referente nelle rappresentazioni del mondo
MORI L
2014-01-01
Abstract
Alfred Korzybski’s statement that «the map is not the territory» is not as simple as it appears. Following Bateson’s ideas about the topic, we could compare the «territory» to the Kantian «Ding an sich», inaccessible background to perception and knowledge, subject to never-ending procedures of “objectivation”; but if «territory» is conceived as strictly speaking inaccessible, our maps can make reference only to other maps. Dealing with this issue, this article considers some variants of the map-territory problem, and argues that an human observer knows and elaborates beliefs in an intermediate dimension between symbolic-conceptual maps and perceptual territories. Keywords. Complexity, map-territory problem, observer, reality, representation La tesi di Alfred Korzybski secondo cui «la mappa non è il territorio» non è semplice come appare. Seguendo le idee di Bateson al riguardo, potremmo comparare il «territorio» alla kantiana «cosa in sé», sfondo inaccessibile della percezione e della conoscenza, soggetta a procedure di oggettazione interminabili; ma se il «territorio» è concepito come inaccessibile in senso stretto, le nostre mappe possono fare riferimento soltanto ad altre mappe. Trattando l’argomento, questo articolo considera alcune varianti del problema mappa-territorio ed argomenta che un osservatore umano conosce ed elabora le proprie credenze in una dimensione intermedia tra le mappe simbolico-concettuali e i territori percettivi.File | Dimensione | Formato | |
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