l processo di transizione energetica in atto a livello europeo mira a sostituire il sistema tradizionale — accentramento produttivo e intermediazione nella distribuzione e nella fornitura sul mercato di energia proveniente da fonti fossili — con un paradigma nuovo, basato su decentralizzazione, disintermediazione, decarbonizzazione e sull’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili. In questo quadro, la recente disciplina di matrice comunitaria dell’autoconsumo individuale, collettivo e organizzato nell’ambito delle comunità energetiche, imperniata sulla produzione autonoma, finalizzata al consumo, ma anche alla condivisione, allo stoccaggio, allo scambio e alla vendita di energia « pulita », si inserisce nella logica del diritto privato regolatorio, giacché sfrutta le potenzialità dell’autonomia privata per ottenere il riassetto del mercato, in senso concorrenziale ed efficiente, con l’elemento di novità della contribuzione attiva da parte del consumatore. Tra i modelli di autoconsumo anzidetto, il presente saggio si concentra su quello organizzato all’interno delle comunità energetiche e, nello specifico, affronta la questione della forma giuridica che le comunità sono chiamate a rivestire, nel silenzio del legislatore, ricercando quali « tipi » organizza- tivi interni si prestino ad assumere, per affinità la fisionomia strutturale, finalistica e organizzativa, attribuita dal legislatore alle comunità energetiche.
Transizione ecologica e autoconsumo organizzato di energia rinnovabile. La questione della forma giuridica delle comunità energetiche
favilli chiara
2023-01-01
Abstract
l processo di transizione energetica in atto a livello europeo mira a sostituire il sistema tradizionale — accentramento produttivo e intermediazione nella distribuzione e nella fornitura sul mercato di energia proveniente da fonti fossili — con un paradigma nuovo, basato su decentralizzazione, disintermediazione, decarbonizzazione e sull’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili. In questo quadro, la recente disciplina di matrice comunitaria dell’autoconsumo individuale, collettivo e organizzato nell’ambito delle comunità energetiche, imperniata sulla produzione autonoma, finalizzata al consumo, ma anche alla condivisione, allo stoccaggio, allo scambio e alla vendita di energia « pulita », si inserisce nella logica del diritto privato regolatorio, giacché sfrutta le potenzialità dell’autonomia privata per ottenere il riassetto del mercato, in senso concorrenziale ed efficiente, con l’elemento di novità della contribuzione attiva da parte del consumatore. Tra i modelli di autoconsumo anzidetto, il presente saggio si concentra su quello organizzato all’interno delle comunità energetiche e, nello specifico, affronta la questione della forma giuridica che le comunità sono chiamate a rivestire, nel silenzio del legislatore, ricercando quali « tipi » organizza- tivi interni si prestino ad assumere, per affinità la fisionomia strutturale, finalistica e organizzativa, attribuita dal legislatore alle comunità energetiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.