Il saggio si occupa di indagare l’influsso ovidiano in due sonetti di Cino da Pistoia. Considerata lungamente come il trait d’union tra Dante e Petrarca, la poesia ciniana non è stata tuttavia sottoposta a un’indagine sistematica delle sue fonti classiche, che nello stesso torno d’anni Dante e Petrarca sfruttarono ampiamente nelle rispettive opere. Nell’articolo saranno presi in considerazione due esempi contrapposti dell’uso di Ovidio in Cino, dimostrando che nel primo caso (Se mai leggesti) il riferimento a Ovidio è stereotipato, e che invece nel secondo componimento (Amor, che viene armato) si approda a una riscrittura personale, ma fedele, del testo ovidiano.
Due esempi dell’uso di Ovidio in Cino da Pistoia Lirico.
Leyla Livraghi
2017-01-01
Abstract
Il saggio si occupa di indagare l’influsso ovidiano in due sonetti di Cino da Pistoia. Considerata lungamente come il trait d’union tra Dante e Petrarca, la poesia ciniana non è stata tuttavia sottoposta a un’indagine sistematica delle sue fonti classiche, che nello stesso torno d’anni Dante e Petrarca sfruttarono ampiamente nelle rispettive opere. Nell’articolo saranno presi in considerazione due esempi contrapposti dell’uso di Ovidio in Cino, dimostrando che nel primo caso (Se mai leggesti) il riferimento a Ovidio è stereotipato, e che invece nel secondo componimento (Amor, che viene armato) si approda a una riscrittura personale, ma fedele, del testo ovidiano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.