Nella calda estate del 1894 che un giovane giornalista di origini livornesi, Antonio Morosi, dedica, su iniziativa della “Nazione”, un viaggio alla riscoperta dell’industria toscana a cui segue un dettagliato reportage sull’ attiva operosità delle singole realtà locali. Una delle realtà industriali più interessanti descritte da Antonio Morosi nel 1894 è quella voluta da Emanuele Balestrieri (nato a Genova nel 1846) che in Ponte a Moriano, a circa 8 km da Lucca, impianta una grande realtà socio-economica per la lavorazione della juta. Infatti è proprio tra la Piana e la Valle del Serchio che nell’ultimo trentennio del XIX secolo si stabiliscono numerosi opifici. Così in località “ai Caterattini”, il cui nome deriva dalle numerose cateratte dei vicini molini, a Ponte a Moriano nel 1880 Balestrieri istituisce un grande opificio (ampliato ulteriormente nel 1890) per la lavorazione della juta proveniente dall’Asia Orientale ma in particolare dall’India.
Autori interni: | ||
Autori: | ULIVIERI D; NIGLIO O | |
Titolo: | Un villaggio operaio sul fiume | |
Anno del prodotto: | 2008 | |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in rivista |