Fare informatica a scuola non è tanto saper usare un computer, quanto comprendere i principi di questa scienza. Questa la motivazione fondante del percorso didattico sperimentato in alcune scuole primarie, qui descritto con l’invito a riadattarlo e riprodurlo in altre realtà scolastiche. I bambini, con il solo aiuto della fantasia, sono stati trasportati nella «città-computer» e trasformati nei suoi abitanti d’eccellenza: i bit. Da questa posizione privilegiata hanno potuto, agendo nello spazio e recitando, capire come è fatto un computer e come funziona. In particolare, hanno appreso la rappresentazione dei numeri in base due e la composizione dell’architettura del computer.

La danza dei bit

BODEI, CHIARA;
2008-01-01

Abstract

Fare informatica a scuola non è tanto saper usare un computer, quanto comprendere i principi di questa scienza. Questa la motivazione fondante del percorso didattico sperimentato in alcune scuole primarie, qui descritto con l’invito a riadattarlo e riprodurlo in altre realtà scolastiche. I bambini, con il solo aiuto della fantasia, sono stati trasportati nella «città-computer» e trasformati nei suoi abitanti d’eccellenza: i bit. Da questa posizione privilegiata hanno potuto, agendo nello spazio e recitando, capire come è fatto un computer e come funziona. In particolare, hanno appreso la rappresentazione dei numeri in base due e la composizione dell’architettura del computer.
2008
Bodei, Chiara; Giannetti, A; Laganà, M. R.
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