Nel panorama della vasta crisi che ha interessato l’URSS e il blocco socialista nella seconda metà degli anni Ottanta e che è culminata con la loro repentina caduta nel volgere del biennio 1989-1991, particolarmente interessante è la vicenda del COMECON (Consiglio di mutua assistenza economica, in russo Sovet Ekonomičeskoj Vzaimopomošči – SEV) e del tardivo tentativo di stabilire rapporti tra questo e la CEE. Tale tentativo, suggellato dalla sottoscrizione di una Dichiarazione congiunta il 25 giugno 1988, ha rappresentato un evento che, pur nella sua effimera durata, offre molteplici spunti di riflessione non solo puramente economici, ma anche politici, strategici ed economici.
Fuori tempo massimo: il COMECON e la sua posizione verso la CEE, da indifferenza ostile alla Dichiarazione congiunta del 1988.
Giannotti
2022-01-01
Abstract
Nel panorama della vasta crisi che ha interessato l’URSS e il blocco socialista nella seconda metà degli anni Ottanta e che è culminata con la loro repentina caduta nel volgere del biennio 1989-1991, particolarmente interessante è la vicenda del COMECON (Consiglio di mutua assistenza economica, in russo Sovet Ekonomičeskoj Vzaimopomošči – SEV) e del tardivo tentativo di stabilire rapporti tra questo e la CEE. Tale tentativo, suggellato dalla sottoscrizione di una Dichiarazione congiunta il 25 giugno 1988, ha rappresentato un evento che, pur nella sua effimera durata, offre molteplici spunti di riflessione non solo puramente economici, ma anche politici, strategici ed economici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.