Il saggio esamina il rapporto strettissimo che intercorre tra le soluzioni più tipiche della cultura figurativa lucchese di primo Seicento, rappresentate nell'opera di pittori in vario modo caravaggeschi quali Paolo Guidotti e Pietro Paolini, e gli ideali di autonomia (la "Libertà" lucchese) patrocinati in sede di azione propriamente politica dal Consiglio della Repubblica. Nel contesto di questo discorso valorizza il ruolo avuto da artefici soltanto all'apparenza minori (ingeneri, cartografi e agrimensori) che lavorarono estensivamente, in quegli anni, al servizio delle magistrature cittadine, ottenendo, nelle mappe come nei rilievi in alzato o nei progetti, risultati di sapore inequivocabilmente naturalistico.
Una città armata. Cultura figurativa e pratica politica a Lucca nel primo Seicento
Alberto Ambrosini
2021-01-01
Abstract
Il saggio esamina il rapporto strettissimo che intercorre tra le soluzioni più tipiche della cultura figurativa lucchese di primo Seicento, rappresentate nell'opera di pittori in vario modo caravaggeschi quali Paolo Guidotti e Pietro Paolini, e gli ideali di autonomia (la "Libertà" lucchese) patrocinati in sede di azione propriamente politica dal Consiglio della Repubblica. Nel contesto di questo discorso valorizza il ruolo avuto da artefici soltanto all'apparenza minori (ingeneri, cartografi e agrimensori) che lavorarono estensivamente, in quegli anni, al servizio delle magistrature cittadine, ottenendo, nelle mappe come nei rilievi in alzato o nei progetti, risultati di sapore inequivocabilmente naturalistico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
