Corrispettivi specifici e quote associative nelle associazioni sportive dilettantistiche: tra principi generali e norme agevolative

Presupposto indefettibile per il godimento delle agevolazioni di cui all’art. 4, D.P.R. n. 633/1972 e all’art. 148, T.U.I.R. è la natura di organismo senza fine di lucro dell’associazione sportiva dilettantistica, nell’accezione accolta nell’interpretazione del diritto europeo da parte della CGUE, secondo cui tale natura sussiste laddove l’ente per tutta la sua esistenza e anche al momento dello scioglimento si astenga dal distribuire profitti ai propri soci membri. È dunque la destinazione dei proventi e degli utili di gestione prodotti che, sul piano formale, deve essere espressamente e chiaramente regolamentata nello Statuto. A questo proposito la Suprema Corte, nella sentenza n. 30009/2021, ribadisce (condivisibilmente) che, nel caso in cui l’assenza di lucro soggettivo sia oggetto di contestazione da parte dell’Amministrazione finanziaria, il dato formale non è più sufficiente ma è onere del contribuente darne concreta dimostrazione.