Negli ulitmi quindici anni abbiamo assistito alla crescita della letteratura sul ruolo del welfare, delle politiche e del lavoro sociale nella transizione ecologica. Ho discusso di questo argomento nel saggio Crisi ecologica e nuovi rischi sociali (Villa 2020) ricostruendo un quadro del problema, del dibattito e delle principali prospettive di indagine, oltre che delineando un approccio specifico intorno al problema dell’integrazione tra ricerca in materia di politica sociale e sostenibilità. Nel presente saggio, provo a fare qualche passo avanti, riprendendo alcuni fili del discorso lasciato in sospeso, soprattutto articolando e iniziando a mettere alla prova l’approccio pragmatico-sistemico discusso in quella sede. Nel contesto del volume curato da Elisa Matutini che accoglie le seguenti pagine, l’obiettivo è operare sul triplice nesso tra dimensione sociale e ambientale dei medesimi. tra processi propri delle politiche e dell’intervento sociale, e tra dinamiche e forme di mobilitazione politica e sociale top-down e bottom-up. In letteratura, infatti, si tratta di percorsi che faticano a integrarsi, riproponendo troppo spesso separazioni e dualismi che ostacolano la comprensione dei problemi ecologici e delle strategie per affrontarli, estrudendo la dimensione sociale da quella economica e ambientale e viceversa, e separando le pratiche e i processi socio-relazionali dai disegni e assetti istituzionali e di policy e viceversa. Il saggio riflette in primo luogo sui risultati di alcune ricerche recenti o in corso di attuazione, identificando alcune potenzialità e ostacoli dei processi di transizione secondo una prospettiva pragmatica e bottom-up. Le fonti di dati sono soprattutto casi-studio a base locale analizzati attraverso uno specifico approccio teorico-metodologico e nel confronto con alcune fonti di letteratura in ambito di Sustainable welfare e eco-social work. L’ipotesi è che contesti e conflitti locali a livello meso (Granovetter 2017) possono costituire una lente efficace per far emeregere e analizzare processi e interdipendenze sopra menzionate. L’obiettivo è analizzare le forme di tali interdipendenze, il ruolo effettivo o potenziale di possibili politiche e pratiche eco-sociali integrate (eco-social policies e eco-social work) e, di qui, le eventuali forme e funzioni di welfare sostenibile emergenti. Il paper muove dalla descrizione delle innovazioni e regolamentazioni istituzionali deliberate nel contesto regionale dei principali casi studiati, nonché dalle valutazioni delle medesime da parte degli attori intervistati; inoltre analizza alcune caratteristiche dei contesti e dei processi di transizione in corso e i principali oggetti, modi e ragioni delle molteplici controversie rilevate; infine discute i dati emergenti sulle politiche ed esperienze di lavoro eco-sociale individuate. La riflessione conclusiva si articola intorno a tre temi principali: (1) ruolo effettivo e potenziale delle politiche e del lavoro eco-sociale nella transizione ecologica; (1) possibilità e limiti dell’innovazione istituzionale di fronte alle dinamiche interconnesse della sfida ecologica; (2) aspetti metodologici dei processi di transizione. Analisi dei dati e discussione sono sviluppati sulla base di fonti di letteratura nel campo della scienza ecologica, della sociologia economica e dell’organizzazione, dell’economia ecologica, di alcuni lavori in ambito di sustainable welfare, eco social policy e eco-social work e secondo la prospettiva pragmatico-sistemica sopra accennata.

Cambiare o traccheggiare? Politica e lavoro eco-sociale, transizione ecologica e la sfida della complessità: note di campo

Matteo Villa
2023-01-01

Abstract

Negli ulitmi quindici anni abbiamo assistito alla crescita della letteratura sul ruolo del welfare, delle politiche e del lavoro sociale nella transizione ecologica. Ho discusso di questo argomento nel saggio Crisi ecologica e nuovi rischi sociali (Villa 2020) ricostruendo un quadro del problema, del dibattito e delle principali prospettive di indagine, oltre che delineando un approccio specifico intorno al problema dell’integrazione tra ricerca in materia di politica sociale e sostenibilità. Nel presente saggio, provo a fare qualche passo avanti, riprendendo alcuni fili del discorso lasciato in sospeso, soprattutto articolando e iniziando a mettere alla prova l’approccio pragmatico-sistemico discusso in quella sede. Nel contesto del volume curato da Elisa Matutini che accoglie le seguenti pagine, l’obiettivo è operare sul triplice nesso tra dimensione sociale e ambientale dei medesimi. tra processi propri delle politiche e dell’intervento sociale, e tra dinamiche e forme di mobilitazione politica e sociale top-down e bottom-up. In letteratura, infatti, si tratta di percorsi che faticano a integrarsi, riproponendo troppo spesso separazioni e dualismi che ostacolano la comprensione dei problemi ecologici e delle strategie per affrontarli, estrudendo la dimensione sociale da quella economica e ambientale e viceversa, e separando le pratiche e i processi socio-relazionali dai disegni e assetti istituzionali e di policy e viceversa. Il saggio riflette in primo luogo sui risultati di alcune ricerche recenti o in corso di attuazione, identificando alcune potenzialità e ostacoli dei processi di transizione secondo una prospettiva pragmatica e bottom-up. Le fonti di dati sono soprattutto casi-studio a base locale analizzati attraverso uno specifico approccio teorico-metodologico e nel confronto con alcune fonti di letteratura in ambito di Sustainable welfare e eco-social work. L’ipotesi è che contesti e conflitti locali a livello meso (Granovetter 2017) possono costituire una lente efficace per far emeregere e analizzare processi e interdipendenze sopra menzionate. L’obiettivo è analizzare le forme di tali interdipendenze, il ruolo effettivo o potenziale di possibili politiche e pratiche eco-sociali integrate (eco-social policies e eco-social work) e, di qui, le eventuali forme e funzioni di welfare sostenibile emergenti. Il paper muove dalla descrizione delle innovazioni e regolamentazioni istituzionali deliberate nel contesto regionale dei principali casi studiati, nonché dalle valutazioni delle medesime da parte degli attori intervistati; inoltre analizza alcune caratteristiche dei contesti e dei processi di transizione in corso e i principali oggetti, modi e ragioni delle molteplici controversie rilevate; infine discute i dati emergenti sulle politiche ed esperienze di lavoro eco-sociale individuate. La riflessione conclusiva si articola intorno a tre temi principali: (1) ruolo effettivo e potenziale delle politiche e del lavoro eco-sociale nella transizione ecologica; (1) possibilità e limiti dell’innovazione istituzionale di fronte alle dinamiche interconnesse della sfida ecologica; (2) aspetti metodologici dei processi di transizione. Analisi dei dati e discussione sono sviluppati sulla base di fonti di letteratura nel campo della scienza ecologica, della sociologia economica e dell’organizzazione, dell’economia ecologica, di alcuni lavori in ambito di sustainable welfare, eco social policy e eco-social work e secondo la prospettiva pragmatico-sistemica sopra accennata.
2023
Villa, Matteo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1191527
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