Nella saggistica thomasmanniana degli anni Trenta, il tema dell’Europa si esplicitamente alla discussione dei presupposti sociali e culturali della democrazia moderna. Non a caso, nei primi discorsi pronunciati in esilio, tra il 1935 e il 1936, più tardi confluiti nei saggi Der Humanismus und Europa (L’umanesimo e l’Europa) e Achtung, Europa! (Attenzione, Europa!), il sentimento sovranazionale è rafforzato dall’auspicio di una rinnovata militanza culturale improntata ai valori dell’umanità e alla lotta contro i totalitarismi. Tutto ciò rende l’umanesimo militante del ‘buon europeo’ Mann un caso esemplare di quella cultura dell’esilio in cui risiedono le fondamenta dell’europeismo contemporaneo.
Il ‘buon europeo’ in esilio. Europeismo, umanesimo e militanza civile nell’opera di Thomas Mann a partire dagli anni Trenta
Francesco Rossi
2023-01-01
Abstract
Nella saggistica thomasmanniana degli anni Trenta, il tema dell’Europa si esplicitamente alla discussione dei presupposti sociali e culturali della democrazia moderna. Non a caso, nei primi discorsi pronunciati in esilio, tra il 1935 e il 1936, più tardi confluiti nei saggi Der Humanismus und Europa (L’umanesimo e l’Europa) e Achtung, Europa! (Attenzione, Europa!), il sentimento sovranazionale è rafforzato dall’auspicio di una rinnovata militanza culturale improntata ai valori dell’umanità e alla lotta contro i totalitarismi. Tutto ciò rende l’umanesimo militante del ‘buon europeo’ Mann un caso esemplare di quella cultura dell’esilio in cui risiedono le fondamenta dell’europeismo contemporaneo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.