Il saggio sintetizza le ricerche d’archivio sulla committenza artistica promossa dalla famiglia Salviati nell’arco di cinque secoli, privilegiando le iniziative architettoniche di maggior rilievo che si addensano, anche per frequenza, in Toscana. Nell’ampio ventaglio delle realizzazioni di palazzi urbani, ville e strutture religiose, emergono quelle rinascimentali, e in particolare quelle della seconda metà del Cinquecento, che attestano le scelte culturali ambiziose e innovatrici della famiglia e che videro la partecipazione di personaggi di grande rilievo, rispondenti ai nomi di Michelozzo Michelozzi, Alessandro Allori, Giambologna, Bartolomeo Ammannati. Se il legame alla tradizione locale segnò le opere attuate tra il XV e XVII secolo, giunti al XIX secolo, a determinare le scelte di Camillo Borghese e di Scipione Salviati fu la nostalgia del gusto francese.
Le prestigiose committenze architettoniche dei Salviati in Toscana tra il Quattrocento e l’Ottocento: innovazione, tradizione e gusto francese
KARWACKA, EWA JOLANTA
2008-01-01
Abstract
Il saggio sintetizza le ricerche d’archivio sulla committenza artistica promossa dalla famiglia Salviati nell’arco di cinque secoli, privilegiando le iniziative architettoniche di maggior rilievo che si addensano, anche per frequenza, in Toscana. Nell’ampio ventaglio delle realizzazioni di palazzi urbani, ville e strutture religiose, emergono quelle rinascimentali, e in particolare quelle della seconda metà del Cinquecento, che attestano le scelte culturali ambiziose e innovatrici della famiglia e che videro la partecipazione di personaggi di grande rilievo, rispondenti ai nomi di Michelozzo Michelozzi, Alessandro Allori, Giambologna, Bartolomeo Ammannati. Se il legame alla tradizione locale segnò le opere attuate tra il XV e XVII secolo, giunti al XIX secolo, a determinare le scelte di Camillo Borghese e di Scipione Salviati fu la nostalgia del gusto francese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.