L’articolo analizza le modifiche apportate dal d.lg. n. 38/2017 al reato di “corruzione tra privati”. Tra gli aspetti positivi, si segnala l’estensione della norma a tutte le “entità del settore privato” e l’anticipazione della soglia di consumazione al solo “accordo corruttivo”. Permangono, tuttavia, alcune criticità – in particolare, la procedibilità a querela – che distanziano il “fuoco” della norma dalla tutela del bene-concorrenza. Per questo, la decisione quadro 2003/568/GAI non può considerarsi ancora “attuata” nel nostro ordinamento: sarà necessario un ulteriore intervento di riforma.

Riforma della "corruzione tra privati" (d. lg. n. 38/2017): l'ennesima occasione perduta

Andrea Rugani
2017-01-01

Abstract

L’articolo analizza le modifiche apportate dal d.lg. n. 38/2017 al reato di “corruzione tra privati”. Tra gli aspetti positivi, si segnala l’estensione della norma a tutte le “entità del settore privato” e l’anticipazione della soglia di consumazione al solo “accordo corruttivo”. Permangono, tuttavia, alcune criticità – in particolare, la procedibilità a querela – che distanziano il “fuoco” della norma dalla tutela del bene-concorrenza. Per questo, la decisione quadro 2003/568/GAI non può considerarsi ancora “attuata” nel nostro ordinamento: sarà necessario un ulteriore intervento di riforma.
2017
Rugani, Andrea
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1202407
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