Per far fronte alla grave crisi ecologica, istituzioni e imprese si sono ad oggi prevalentemente concentrate su innovazioni tecnologiche finalizzate a ridurre l’impatto ambientale e a sostenere le nostre economie guardando a un modello di c.d. crescita verde. Tuttavia questo modello non sta producendo i risultati attesi e necessari, nè in relazione alle necessità di mitigare l’impatto sull’ambiente, e ancora meno a quelle di adattamento e sostegno dei territori, delle comunità e degli individui maggiormente esposti agli effetti sia sociali che ambientali della crisi e delle stesse politiche di transizione. Di qui ne possono sorgere molteplici conflitti: a breve termine innescati dagli effetti (disoccupazione, mismatch, impoverimento) delle misure di transizione energetica e produttiva; a lungo termine dai deflagranti effetti della crisi ecologica (declino di economie locali, più difficile accesso alle risorse, sfollamenti e migrazioni) nella misura in cui il modello di transizione continuerà a basarsi su ipotesi semplificative che ne ignorano le dinamiche complesse e le ragioni dell’insostenibilità del modello attuale di sviluppo. Di qui emerge la necessità che politiche, interventi e la stessa ricerca scientifica mettano in campo una migliore capacità di interagire con tale complessità a partire da una comprensione delle interdipendenze tra dimensioni socio-economiche, tecnologiche e ecologiche della crisi e della transizione, riconnettendo ciò che è stato separato da sempre. Il saggio segue questa direzione, muovendo dall’ipotesi che contesti, storie e conflitti locali possono costituire una lente efficace per osservare e comprendere tali interdipendenze, i trade-off, i rischi e le poste in gioco e implementare processi e misure effettivamente trasformative a partire dal ruolo potenziale di politiche e pratiche eco-sociali integrate, inclusa la partecipazione di cittadini e attori sociali.

Los conflictos de la transición ecológica y su transformación: conectando políticas sociales y ambientales. Estudio de caso

Matteo Villa
2023-01-01

Abstract

Per far fronte alla grave crisi ecologica, istituzioni e imprese si sono ad oggi prevalentemente concentrate su innovazioni tecnologiche finalizzate a ridurre l’impatto ambientale e a sostenere le nostre economie guardando a un modello di c.d. crescita verde. Tuttavia questo modello non sta producendo i risultati attesi e necessari, nè in relazione alle necessità di mitigare l’impatto sull’ambiente, e ancora meno a quelle di adattamento e sostegno dei territori, delle comunità e degli individui maggiormente esposti agli effetti sia sociali che ambientali della crisi e delle stesse politiche di transizione. Di qui ne possono sorgere molteplici conflitti: a breve termine innescati dagli effetti (disoccupazione, mismatch, impoverimento) delle misure di transizione energetica e produttiva; a lungo termine dai deflagranti effetti della crisi ecologica (declino di economie locali, più difficile accesso alle risorse, sfollamenti e migrazioni) nella misura in cui il modello di transizione continuerà a basarsi su ipotesi semplificative che ne ignorano le dinamiche complesse e le ragioni dell’insostenibilità del modello attuale di sviluppo. Di qui emerge la necessità che politiche, interventi e la stessa ricerca scientifica mettano in campo una migliore capacità di interagire con tale complessità a partire da una comprensione delle interdipendenze tra dimensioni socio-economiche, tecnologiche e ecologiche della crisi e della transizione, riconnettendo ciò che è stato separato da sempre. Il saggio segue questa direzione, muovendo dall’ipotesi che contesti, storie e conflitti locali possono costituire una lente efficace per osservare e comprendere tali interdipendenze, i trade-off, i rischi e le poste in gioco e implementare processi e misure effettivamente trasformative a partire dal ruolo potenziale di politiche e pratiche eco-sociali integrate, inclusa la partecipazione di cittadini e attori sociali.
2023
Villa, Matteo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1202888
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