Il contributo dell'autore ha in oggetto lo studio dei materiali fittili da costruzione rinvenuti nello scavo. Questi sono rappresentati da un discreto campione, la cui analisi, benché ancora preliminare, permette di fare alcune considerazioni. Partendo dai materiali da copertura, tra gli esemplari di tegole è stato possibile ricondurre a un tipo specifico solo alcuni frammenti: si tratta del tipo a risega o Wikander II diffuso in Etruria a partire dalla fine del VII a.C. e utilizzato anche in età romana. Il confronto più prossimo è senza dubbio quello della necropoli di Balena di San Casciano dei Bagni e, in generale, il tipo risulta il più attestato in ambito chiusino nella tarda età ellenistica. È significativo che quasi tutte le tegole a risega provengano da strati relativi alle operazioni di deposizione rituale. Per quanto riguarda i coppi, la maggior parte dei quali provenienti da strati di abbandono, la frammentarietà del materiale non permette di giungere a conclusioni dettagliate: sono riconoscibili alcuni coppi di colmo, di cui uno completo, uno con la linguetta ribassata per l’incastro e uno con un ritaglio laterale che permetteva una più precisa sovrapposizione con i coppi di falda. Passando ad analizzare i mattoni da costruzione, interessante è la presenza di alcuni mattoni quadrati di tipo pedales. Questi presentano lungo tutta la faccia superiore un segno a croce di Sant’Andrea inciso a crudo con due o quattro dita. La maggior parte dei mattoni sono stati rinvenuti negli strati di abbandono di IV-V secolo d.C., ma si segnala la presenza anche nella fase di deposizione rituale di età tiberiana in associazione alle tegole di cui sopra. Infine sono presenti delle lastre fittili con linee incise a pettine sulla faccia superiore e fori per chiodi: si tratta di elementi destinati all’applicazione sugli elevati atti a favorire la stesura dell’intonaco, di cui in alcuni casi si sono conservate le tracce.

Considerazioni preliminari sui materiali ceramici. Dati cronologici e aspetti rituali

Maiorana Helga;De Mizio Carmine;Riccomini Maria Vittoria
2023-01-01

Abstract

Il contributo dell'autore ha in oggetto lo studio dei materiali fittili da costruzione rinvenuti nello scavo. Questi sono rappresentati da un discreto campione, la cui analisi, benché ancora preliminare, permette di fare alcune considerazioni. Partendo dai materiali da copertura, tra gli esemplari di tegole è stato possibile ricondurre a un tipo specifico solo alcuni frammenti: si tratta del tipo a risega o Wikander II diffuso in Etruria a partire dalla fine del VII a.C. e utilizzato anche in età romana. Il confronto più prossimo è senza dubbio quello della necropoli di Balena di San Casciano dei Bagni e, in generale, il tipo risulta il più attestato in ambito chiusino nella tarda età ellenistica. È significativo che quasi tutte le tegole a risega provengano da strati relativi alle operazioni di deposizione rituale. Per quanto riguarda i coppi, la maggior parte dei quali provenienti da strati di abbandono, la frammentarietà del materiale non permette di giungere a conclusioni dettagliate: sono riconoscibili alcuni coppi di colmo, di cui uno completo, uno con la linguetta ribassata per l’incastro e uno con un ritaglio laterale che permetteva una più precisa sovrapposizione con i coppi di falda. Passando ad analizzare i mattoni da costruzione, interessante è la presenza di alcuni mattoni quadrati di tipo pedales. Questi presentano lungo tutta la faccia superiore un segno a croce di Sant’Andrea inciso a crudo con due o quattro dita. La maggior parte dei mattoni sono stati rinvenuti negli strati di abbandono di IV-V secolo d.C., ma si segnala la presenza anche nella fase di deposizione rituale di età tiberiana in associazione alle tegole di cui sopra. Infine sono presenti delle lastre fittili con linee incise a pettine sulla faccia superiore e fori per chiodi: si tratta di elementi destinati all’applicazione sugli elevati atti a favorire la stesura dell’intonaco, di cui in alcuni casi si sono conservate le tracce.
2023
Maiorana, Helga; Fermo, Chiara; Palmieri, Simona; Rocchi, Caterina; Tosi, Martino; Vierucci, Alessandro; Petrini, Claudia; Ghelli, Ginevra; De Simone,...espandi
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