Le Linee Guida su “Diagnosi, Stadiazione, Terapia, Monitoraggio e Prevenzione della Leishmaniosi Canina” del Gruppo di Stu- dio sulla Leishmaniosi Canina (GSLC) sono elaborate con l’intento di offrire ai medici veterinari un corretto orientamento fisio- patologico, diagnostico, terapeutico e di prevenzione della patologia canina connessa all’infezione da Leishmania spp. L’attività del GSLC è fondata sulla medicina basata sull’evidenza, ma nel caso di conflitti o assenza di evidenza viene ricercato un con- sensus tra i membri del board del GSLC. Le linee guida sono rivolte ai medici veterinari e non devono essere intese come completamente esaustive ed immodificabi- li. L’intento del GSLC è quello di fornire uno strumento facilmente applicabile alla maggior parte delle situazioni ma che non po- trà mai risolvere tutte le problematiche connesse alla leishmaniosi canina. Le linee guida vengono annualmente aggiornate sulla scorta della revisione dei lavori pubblicati. Dopo l’approvazione da parte dei membri del board del GSLC, le linee guida ed i loro aggiornamenti vengono divulgati tra- mite pubblicazione sulla rivista “Veterinaria” e sul sito www.gruppoleishmania.org. I cani leishmaniotici sono stati suddivisi in 5 stadi: 1) Stadio A - esposto; 2) Stadio B - infetto; 3) Stadio C - malato; 4) Stadio D - malato con quadro clinico grave; 5) Sta- dio E - a: refrattario al trattamento; E - b: con recidiva precoce. Per quanto attiene alla terapia della leishmaniosi canina, dopo revisione della letteratura, trovano evidenza e consenso le se- guenti raccomandazioni: 1. L’associazione Antimoniato di N-metilglucammina e Allopurinolo è di prima scelta in tutti i soggetti degli stadi B, C e D, al dosaggio di 100 mg/kg SID sc per 4 settimane di Antimoniato di N-metilglucammina e di 10 mg/kg BID po di Allopuri- nolo per un periodo di almeno 4-6 mesi. Il dosaggio dell’Antimoniato di N-metilglucammina può essere suddiviso in due dosi da 50 mg/kg BID e protratto, a giudizio del medico veterinario, da un minimo di 4 fino ad un massimo di 8 settimane. 2. NeicaniinquadrabilinellostadioE,unavoltaesclusealtrepossibilipatologieocomunquealtrifattoriconcomitanti(pro- tocollo inadeguato, mancata “compliance” del proprietario) che comportino una scarsa efficacia del farmaco, potrebbe essere presa in considerazione l’utilità di farmaci alternativi. 3. L’Allopurinolo somministrato in monoterapia e per periodi di almeno 3-6 mesi, alla dose di 10-20 mg/kg BID po, può essere considerato un protocollo alternativo, specialmente in quei soggetti che non tollerino la somministrazione di Anti- monio di N-metilglucammina, o nei quali gli effetti collaterali degli altri farmaci anti-leishmania siano particolarmente accen- tuati. Anche la scarsa “compliance” del proprietario può costituire un valido motivo per proporre l’Allopurinolo quale protocollo alternativo.
LEISHMANIOSI CANINA: LINEE GUIDA SU DIAGNOSI, STADIAZIONE, TERAPIA, MONITORAGGIO E PREVENZIONE Parte II: Approccio terapeutico
LUBAS, GEORGE;
2008-01-01
Abstract
Le Linee Guida su “Diagnosi, Stadiazione, Terapia, Monitoraggio e Prevenzione della Leishmaniosi Canina” del Gruppo di Stu- dio sulla Leishmaniosi Canina (GSLC) sono elaborate con l’intento di offrire ai medici veterinari un corretto orientamento fisio- patologico, diagnostico, terapeutico e di prevenzione della patologia canina connessa all’infezione da Leishmania spp. L’attività del GSLC è fondata sulla medicina basata sull’evidenza, ma nel caso di conflitti o assenza di evidenza viene ricercato un con- sensus tra i membri del board del GSLC. Le linee guida sono rivolte ai medici veterinari e non devono essere intese come completamente esaustive ed immodificabi- li. L’intento del GSLC è quello di fornire uno strumento facilmente applicabile alla maggior parte delle situazioni ma che non po- trà mai risolvere tutte le problematiche connesse alla leishmaniosi canina. Le linee guida vengono annualmente aggiornate sulla scorta della revisione dei lavori pubblicati. Dopo l’approvazione da parte dei membri del board del GSLC, le linee guida ed i loro aggiornamenti vengono divulgati tra- mite pubblicazione sulla rivista “Veterinaria” e sul sito www.gruppoleishmania.org. I cani leishmaniotici sono stati suddivisi in 5 stadi: 1) Stadio A - esposto; 2) Stadio B - infetto; 3) Stadio C - malato; 4) Stadio D - malato con quadro clinico grave; 5) Sta- dio E - a: refrattario al trattamento; E - b: con recidiva precoce. Per quanto attiene alla terapia della leishmaniosi canina, dopo revisione della letteratura, trovano evidenza e consenso le se- guenti raccomandazioni: 1. L’associazione Antimoniato di N-metilglucammina e Allopurinolo è di prima scelta in tutti i soggetti degli stadi B, C e D, al dosaggio di 100 mg/kg SID sc per 4 settimane di Antimoniato di N-metilglucammina e di 10 mg/kg BID po di Allopuri- nolo per un periodo di almeno 4-6 mesi. Il dosaggio dell’Antimoniato di N-metilglucammina può essere suddiviso in due dosi da 50 mg/kg BID e protratto, a giudizio del medico veterinario, da un minimo di 4 fino ad un massimo di 8 settimane. 2. NeicaniinquadrabilinellostadioE,unavoltaesclusealtrepossibilipatologieocomunquealtrifattoriconcomitanti(pro- tocollo inadeguato, mancata “compliance” del proprietario) che comportino una scarsa efficacia del farmaco, potrebbe essere presa in considerazione l’utilità di farmaci alternativi. 3. L’Allopurinolo somministrato in monoterapia e per periodi di almeno 3-6 mesi, alla dose di 10-20 mg/kg BID po, può essere considerato un protocollo alternativo, specialmente in quei soggetti che non tollerino la somministrazione di Anti- monio di N-metilglucammina, o nei quali gli effetti collaterali degli altri farmaci anti-leishmania siano particolarmente accen- tuati. Anche la scarsa “compliance” del proprietario può costituire un valido motivo per proporre l’Allopurinolo quale protocollo alternativo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.