La dicotomia tra diritto divino e diritto umano caratterizza strutturalmente l’ordinamento canonico, qualificandone la dimensione salvifica che contraddistingue gli ordinamenti confessionali. In particolare, la categoria del diritto divino traduce con un lessico giuridico l’idea di una volontà trascendente che si impone agli uomini e alle donne, richiedendone rispetto. Il problema della comprensione dell’operatività del diritto divino, eterno e immutabile, di fronte alle nuove acquisizioni dell’ermeneutica biblica e dell’analisi storica, nonché ai cambiamenti sociali appare quindi perdurante.
Una rilettura in chiave “periferica” del diritto divino
Guzzo Luigi Mariano
2023-01-01
Abstract
La dicotomia tra diritto divino e diritto umano caratterizza strutturalmente l’ordinamento canonico, qualificandone la dimensione salvifica che contraddistingue gli ordinamenti confessionali. In particolare, la categoria del diritto divino traduce con un lessico giuridico l’idea di una volontà trascendente che si impone agli uomini e alle donne, richiedendone rispetto. Il problema della comprensione dell’operatività del diritto divino, eterno e immutabile, di fronte alle nuove acquisizioni dell’ermeneutica biblica e dell’analisi storica, nonché ai cambiamenti sociali appare quindi perdurante.File in questo prodotto:
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