La connessione tra crisi ecologica e crisi economica che ha caratterizzato il panorama globale negli ultimi anni si è tradotta in un’intensificazione dei processi di mercificazione e sfruttamento applicati al mondo naturale. Il cambiamento climatico e il crescente trasferimento sull’ambiente dei costi della produzione capitalista hanno reso le funzioni riproduttive dell’universo non-umano un elemento centrale nello sviluppo del capitalismo, implicando anche una codificazione dei processi biologici in termini di servizi. Nuove forme di enclosure e mercificazione sono venute così ad articolarsi con le logiche dell’accumulazione proprie all’economia neoliberale. Muovendo dall’idea che le traiettorie contemporanee della produzione della natura vadano comprese anche a partire dall’interesse neoliberista circa le potenzialità creative e (ri)produttive del vivente, in questo contributo ci soffermeremo su come i nuovi processi di “accumulazione della natura” stiano promuovendo modelli economici di tipo estrattivista, rafforzando meccanismi di spoliazione ed emarginazione storicamente inscritti nello sviluppo del capitalismo. Tali questioni, si sostiene, forniscono elementi centrali per l’analisi delle relazioni tra crisi climatica, accumulazione e aumento delle disuguaglianze.
I nuovi estrattivismi. Lo sviluppo capitalista di fronte alla crisi ecologica
MAURA BENEGIAMO
2024-01-01
Abstract
La connessione tra crisi ecologica e crisi economica che ha caratterizzato il panorama globale negli ultimi anni si è tradotta in un’intensificazione dei processi di mercificazione e sfruttamento applicati al mondo naturale. Il cambiamento climatico e il crescente trasferimento sull’ambiente dei costi della produzione capitalista hanno reso le funzioni riproduttive dell’universo non-umano un elemento centrale nello sviluppo del capitalismo, implicando anche una codificazione dei processi biologici in termini di servizi. Nuove forme di enclosure e mercificazione sono venute così ad articolarsi con le logiche dell’accumulazione proprie all’economia neoliberale. Muovendo dall’idea che le traiettorie contemporanee della produzione della natura vadano comprese anche a partire dall’interesse neoliberista circa le potenzialità creative e (ri)produttive del vivente, in questo contributo ci soffermeremo su come i nuovi processi di “accumulazione della natura” stiano promuovendo modelli economici di tipo estrattivista, rafforzando meccanismi di spoliazione ed emarginazione storicamente inscritti nello sviluppo del capitalismo. Tali questioni, si sostiene, forniscono elementi centrali per l’analisi delle relazioni tra crisi climatica, accumulazione e aumento delle disuguaglianze.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.