La recensione dei segni lapidari - di ciascun segno lapidario, di ciascuna epoca - è il requisito primo per tentare di utilizzare anche questo tipo di informazioni nella comprensione dei cantieri e delle modalità di lavorare o tracciare la pietra. A fronte della tradizionale ripartizione in segni di utilità (codice interno al cantiere) e segni di identità, a ben vedere in questa area regionale risultano raramente attestati i primi e tardi i secondi, ma un quadro più sicuro sarà possibile solo prendendo in considerazione tutte queste manifestazioni, tutti questi indicatori. Ciò spinge verso altri ambiti, di natura prettamente religiosa, ma non esclusivamente. Nel chiostro monastico di San Michele alla Verruca sul Monte Pisano sono stati individuate dodici croci obituarie in relazione ad altrettante sepolture di monaci, di tipologia a cassa rettangolare, orientate ovest-est e prive di altri segni distintivi. Le croci sono incise o graffite sui conci del paramento e in una soglia della galleria orientale del chiostro, in quella occidentale e nel perimetrale meridionale dell'edificio di culto. Le sepolture individuate nel portico est, quasi tutte identificabili per la presenza di croci graffite sul prospetto della sala capitolare e della sacrestia, sono state riferite ai secoli XII e XIII. Le sepolture segnalate sono singole, bisome o multiple. Il cimitero riservato ai monaci mantenne l'assetto originario anche dopo l'arrivo dei Cistercensi, nella seconda metà del XIII secolo, di conseguenza per la cronologia dei segni obituari presenti è proponibile un arco temporale compreso tra XII-XIII secolo e abbandono.
Segni obituari e un graffito su lastra tombale
Riccardo Belcari
2005-01-01
Abstract
La recensione dei segni lapidari - di ciascun segno lapidario, di ciascuna epoca - è il requisito primo per tentare di utilizzare anche questo tipo di informazioni nella comprensione dei cantieri e delle modalità di lavorare o tracciare la pietra. A fronte della tradizionale ripartizione in segni di utilità (codice interno al cantiere) e segni di identità, a ben vedere in questa area regionale risultano raramente attestati i primi e tardi i secondi, ma un quadro più sicuro sarà possibile solo prendendo in considerazione tutte queste manifestazioni, tutti questi indicatori. Ciò spinge verso altri ambiti, di natura prettamente religiosa, ma non esclusivamente. Nel chiostro monastico di San Michele alla Verruca sul Monte Pisano sono stati individuate dodici croci obituarie in relazione ad altrettante sepolture di monaci, di tipologia a cassa rettangolare, orientate ovest-est e prive di altri segni distintivi. Le croci sono incise o graffite sui conci del paramento e in una soglia della galleria orientale del chiostro, in quella occidentale e nel perimetrale meridionale dell'edificio di culto. Le sepolture individuate nel portico est, quasi tutte identificabili per la presenza di croci graffite sul prospetto della sala capitolare e della sacrestia, sono state riferite ai secoli XII e XIII. Le sepolture segnalate sono singole, bisome o multiple. Il cimitero riservato ai monaci mantenne l'assetto originario anche dopo l'arrivo dei Cistercensi, nella seconda metà del XIII secolo, di conseguenza per la cronologia dei segni obituari presenti è proponibile un arco temporale compreso tra XII-XIII secolo e abbandono.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.