La più recente legislazione ha riconosciuto anche alle autonomie locali la possibilità di ricorrere direttamente al mercato dei capitali mediante l’emissione di strumenti finanziari, classificabili quali titoli di debito pubblico, ovvero introducendo schemi procedimentali (meglio noti come finanza di progetto), per la realizzazione dei lavori pubblici, scanditi dall’apporto di capitali privati. Lo studio si concentra nell’esame della Società di progetto, e delle connesse possibili operazioni di cartolarizzazione, per valutarne le inferenze con la disciplina codicistica dei patrimoni destinati, segnatamente destinati al rimborso di un finanziamento ex art. 2447 decies c.c. ovvero ad uno specifico affare ex art. 2447, bis lett. a), c.c. Si procede poi ad approfondire quale possa essere il ruolo dell’ente territoriale rispetto alla società di progetto, valutando, in primis, se quest’ultima possa essere partecipata dall’ente stesso. Nel prosieguo, ci si sofferma sulla portata che il fenomeno della partecipazione di soggetti pubblici alle procedure di project financing può assumere in riferimento alle regole poste per l’accesso delle autonomie al mercato dei capitali. Infine, alla luce della riforma che ha riguardato Cassa depositi e prestiti s.p.a. per garantirne, almeno in parte, una maggiore operatività nei mercati dei capitali, viene esaminato il ruolo che la stessa può assumere nella realizzazione di opere pubbliche, realizzate tramite il coinvolgimento di capitali privati, sia attraverso il “Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca” (FRI), sia mediante la società di gestione del risparmio, denominata F2i SGR Spa, sostituita nel gennaio 2007 tra la Cassa depositi e prestiti, alcune fondazioni di origine bancarie, due banche e una cassa previdenziale.
Società di progetto concessionaria di lavori pubblici affidati dall’ente locale e private finance iniziative,
PASSALACQUA, MICHELA
2008-01-01
Abstract
La più recente legislazione ha riconosciuto anche alle autonomie locali la possibilità di ricorrere direttamente al mercato dei capitali mediante l’emissione di strumenti finanziari, classificabili quali titoli di debito pubblico, ovvero introducendo schemi procedimentali (meglio noti come finanza di progetto), per la realizzazione dei lavori pubblici, scanditi dall’apporto di capitali privati. Lo studio si concentra nell’esame della Società di progetto, e delle connesse possibili operazioni di cartolarizzazione, per valutarne le inferenze con la disciplina codicistica dei patrimoni destinati, segnatamente destinati al rimborso di un finanziamento ex art. 2447 decies c.c. ovvero ad uno specifico affare ex art. 2447, bis lett. a), c.c. Si procede poi ad approfondire quale possa essere il ruolo dell’ente territoriale rispetto alla società di progetto, valutando, in primis, se quest’ultima possa essere partecipata dall’ente stesso. Nel prosieguo, ci si sofferma sulla portata che il fenomeno della partecipazione di soggetti pubblici alle procedure di project financing può assumere in riferimento alle regole poste per l’accesso delle autonomie al mercato dei capitali. Infine, alla luce della riforma che ha riguardato Cassa depositi e prestiti s.p.a. per garantirne, almeno in parte, una maggiore operatività nei mercati dei capitali, viene esaminato il ruolo che la stessa può assumere nella realizzazione di opere pubbliche, realizzate tramite il coinvolgimento di capitali privati, sia attraverso il “Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca” (FRI), sia mediante la società di gestione del risparmio, denominata F2i SGR Spa, sostituita nel gennaio 2007 tra la Cassa depositi e prestiti, alcune fondazioni di origine bancarie, due banche e una cassa previdenziale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
