Nel 1560, una riforma promossa dal duca Cosimo I de’ Medici riunì le competenze dei Cinque conservatori e degli Otto di Pratica dando vita ai Nove conservatori del dominio e della giurisdizione. Per più di due secoli, questa magistratura sarebbe stata il perno del sempre più efficace sistema di controllo patrimoniale e finanziario (la 'tutela' sovrana) imposto dal principato mediceo alle comunità soggette del territorio fiorentino. La riforma del 1560 fu però il frutto di una lunga esperienza amministrativa, avviata a partire dal 1530. La serie di trasformazioni dell’ordinamento e di aggiustamento delle pratiche dei Cinque e degli Otto condusse infatti ad una sovrapposizione di competenze, risolta infine dalla creazione dei Nove. L’articolo ricostruisce tale percorso, soffermandosi sulle sue svolte e su alcuni casi ritenuti più significativi per riflettere sulle possibili cause. In conclusione, la pressione imposta dalla collocazione del principato nel quadro internazionale delle Guerre d’Italia sembra essere stata un fattore determinante per l’avvicinamento, tanto a livello di scopi quanto, conseguentemente, di attività quotidiana, di due magistrature in origine molto diverse tra loro.

Prima dei Nove. Riflessioni sull’esperienza amministrativa dei Cinque conservatori e degli Otto di pratica nel principato mediceo (1530-1560)

Alessandro Lo Bartolo
2023-01-01

Abstract

Nel 1560, una riforma promossa dal duca Cosimo I de’ Medici riunì le competenze dei Cinque conservatori e degli Otto di Pratica dando vita ai Nove conservatori del dominio e della giurisdizione. Per più di due secoli, questa magistratura sarebbe stata il perno del sempre più efficace sistema di controllo patrimoniale e finanziario (la 'tutela' sovrana) imposto dal principato mediceo alle comunità soggette del territorio fiorentino. La riforma del 1560 fu però il frutto di una lunga esperienza amministrativa, avviata a partire dal 1530. La serie di trasformazioni dell’ordinamento e di aggiustamento delle pratiche dei Cinque e degli Otto condusse infatti ad una sovrapposizione di competenze, risolta infine dalla creazione dei Nove. L’articolo ricostruisce tale percorso, soffermandosi sulle sue svolte e su alcuni casi ritenuti più significativi per riflettere sulle possibili cause. In conclusione, la pressione imposta dalla collocazione del principato nel quadro internazionale delle Guerre d’Italia sembra essere stata un fattore determinante per l’avvicinamento, tanto a livello di scopi quanto, conseguentemente, di attività quotidiana, di due magistrature in origine molto diverse tra loro.
2023
LO BARTOLO, Alessandro
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1223227
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