Vengono presentati i risultati di uno studio mutidisciplinare svolto in un’area chiave del Tibet sud orientale, compreso tra la sutura dell’Indo- Tsangpo e il cristallino dell’alto Himalya. Dati meso e microstrutturali sono stati raccolti lungo diversi transetti perpendicolari al trend principale della catena per comprendere l’evoluzione tettonica della Successione Sedimentaria Tibetana durante le diverse fasi della collisione continentale che ha dato origine alla catena himalayana. E’ stata riconosciuta una tettonica polifasata caratterizzata da due fasi deformative principali entrambe associate allo sviluppo di pieghe con foliazione di piano assiale. E’ stato rilevato un importante gradiente di deformazione spostandosi da S verso N. L’analisi strutturale è stata affiancata dallo studio del grado metamorfico dell’unità tettonica attraverso lo studio della cristallinità dell’illite e la riflettanza della vitrinite che indicano condizioni metamorfiche variabili dalla diagenesi all’epizona. Inoltre su campioni selezionati sono state effettuate analisi geocronologiche (K/Ar) che indicano per la seconda fase deformativa un’età di circa 24 M.A.

From collision to hypercollision in the Tibetan Sedimentary Sequence: Insights from deformation, metamorphism and geochronology in SE Tibet (Cina)

MONTOMOLI, CHIARA;
2008-01-01

Abstract

Vengono presentati i risultati di uno studio mutidisciplinare svolto in un’area chiave del Tibet sud orientale, compreso tra la sutura dell’Indo- Tsangpo e il cristallino dell’alto Himalya. Dati meso e microstrutturali sono stati raccolti lungo diversi transetti perpendicolari al trend principale della catena per comprendere l’evoluzione tettonica della Successione Sedimentaria Tibetana durante le diverse fasi della collisione continentale che ha dato origine alla catena himalayana. E’ stata riconosciuta una tettonica polifasata caratterizzata da due fasi deformative principali entrambe associate allo sviluppo di pieghe con foliazione di piano assiale. E’ stato rilevato un importante gradiente di deformazione spostandosi da S verso N. L’analisi strutturale è stata affiancata dallo studio del grado metamorfico dell’unità tettonica attraverso lo studio della cristallinità dell’illite e la riflettanza della vitrinite che indicano condizioni metamorfiche variabili dalla diagenesi all’epizona. Inoltre su campioni selezionati sono state effettuate analisi geocronologiche (K/Ar) che indicano per la seconda fase deformativa un’età di circa 24 M.A.
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