Il saggio esamina l’evoluzione dell’interpretazione e dell’applicazione dell’art. 1337 cod. civ.: regola che evoca un tema già in passato definito “attraentissimo” per gli spunti di riflessione che sollecita. Questa regola continua ad essere fonte di una serie di quesiti che portano nel cuore del sistema: essa investe infatti il nodo cruciale del controllo e del sindacato sull’esercizio del potere di autonomia privata con particolare riguardo alla “libertà di addivenire o meno alla conclusione del contratto”. Sono tuttavia noti i fattori che per lungo tempo hanno contribuito al mancato sviluppo delle potenzialità insite nell’art. 1337 cod. civ. Per un verso, infatti, la disposizione ha condiviso il destino delle altre clausole generali: a lungo reputate inidonee a produrre immediatamente effetti giuridici al di là delle ipotesi nelle quali fosse possibile individuare “la violazione di un diritto altrui, riconosciuto in base ad altre norme”. Per altro verso, la disposizione è stata di fatto “sterilizzata” dalla giurisprudenza, la quale, invertendo il rapporto tra l’art. 1337 e l’art. 1338 cod. civ., ha costretto la norma generale nelle maglie strettissime dei presupposti della norma particolare. La clausola generale è stata, così, condizionata dalla disposizione che ne costituisce solo un’ipotesi applicativa, con il risultato di una drastica riduzione delle potenzialità della norma generale di correttezza precontrattuale. Nonostante tale sistematica opera di ‘contenimento’, la norma dell’art. 1337 cod. civ. ha rivelato una sorprendente vitalità: ad essa si guarda come alla regola in grado di governare situazioni di conflitto precontrattuale irriducibili alla casistica tradizionale in materia di interruzione delle trattative. Nel saggio vengono esaminate tali situazioni e le potenzialità applicative dell’art. 1337 c.c., valorizzandone la flessibilità, ma senza trasformarlo in un contenitore nel quale riversare le problematiche più disparate.
La correttezza precontrattuale fra tradizione e innovazione
PELLECCHIA, ENZA
2008-01-01
Abstract
Il saggio esamina l’evoluzione dell’interpretazione e dell’applicazione dell’art. 1337 cod. civ.: regola che evoca un tema già in passato definito “attraentissimo” per gli spunti di riflessione che sollecita. Questa regola continua ad essere fonte di una serie di quesiti che portano nel cuore del sistema: essa investe infatti il nodo cruciale del controllo e del sindacato sull’esercizio del potere di autonomia privata con particolare riguardo alla “libertà di addivenire o meno alla conclusione del contratto”. Sono tuttavia noti i fattori che per lungo tempo hanno contribuito al mancato sviluppo delle potenzialità insite nell’art. 1337 cod. civ. Per un verso, infatti, la disposizione ha condiviso il destino delle altre clausole generali: a lungo reputate inidonee a produrre immediatamente effetti giuridici al di là delle ipotesi nelle quali fosse possibile individuare “la violazione di un diritto altrui, riconosciuto in base ad altre norme”. Per altro verso, la disposizione è stata di fatto “sterilizzata” dalla giurisprudenza, la quale, invertendo il rapporto tra l’art. 1337 e l’art. 1338 cod. civ., ha costretto la norma generale nelle maglie strettissime dei presupposti della norma particolare. La clausola generale è stata, così, condizionata dalla disposizione che ne costituisce solo un’ipotesi applicativa, con il risultato di una drastica riduzione delle potenzialità della norma generale di correttezza precontrattuale. Nonostante tale sistematica opera di ‘contenimento’, la norma dell’art. 1337 cod. civ. ha rivelato una sorprendente vitalità: ad essa si guarda come alla regola in grado di governare situazioni di conflitto precontrattuale irriducibili alla casistica tradizionale in materia di interruzione delle trattative. Nel saggio vengono esaminate tali situazioni e le potenzialità applicative dell’art. 1337 c.c., valorizzandone la flessibilità, ma senza trasformarlo in un contenitore nel quale riversare le problematiche più disparate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.