In questo articolo vengono presentati i risultati di uno studio sui percorsi assistenziali sociosanitari per anziani non autosufficienti, condotta nel corso del 2012 nell’ambito di un progetto di ricerca commissionato dalla Regione Marche2. L’indagine si basa sulla simulazione dei percorsi assistenziali effettuata attraverso l’utilizzo della tecnica delle vignette3. L’attenzione sui percorsi assistenziali è andata crescendo negli ultimi anni, come dimostra anche la costituzione nel 2004 della European Pathway Association. Un percorso assistenziale si caratterizza come intervento complesso, decisionale e organizzativo, dei processi di cura di un gruppo di pazienti nel corso di un periodo ben definito (Di Stalisnao, 2012). Lo scopo dei percorsi dovrebbe essere quello di aumentare la qualità dell’assistenza nel suo continuum, migliorando gli esiti per i pazienti, accrescendone la soddisfazione ed ottimizzando l’uso delle risorse (Vanhaecht, De Witte, K. Sermeus, 2007). Dall’analisi regionale emerge un certo polimorfismo delle strutture organizzative che determina l’attivazione dei percorsi assistenziali in maniera non sempre uniforme per situazioni analoghe di bisogno. I percorsi assistenziali, intrinsecamente legati ad un certo livello di discrezionalità operativa, non sempre poggiano su una piena integrazione tra il sociale e il sanitario e, talvolta, non riescono ad evitare la frammentarietà degli interventi e a garantirne la continuità.
I percorsi assistenziali sociosanitari per anziani non autosufficienti nelle Marche
Leonardo Catena
2013-01-01
Abstract
In questo articolo vengono presentati i risultati di uno studio sui percorsi assistenziali sociosanitari per anziani non autosufficienti, condotta nel corso del 2012 nell’ambito di un progetto di ricerca commissionato dalla Regione Marche2. L’indagine si basa sulla simulazione dei percorsi assistenziali effettuata attraverso l’utilizzo della tecnica delle vignette3. L’attenzione sui percorsi assistenziali è andata crescendo negli ultimi anni, come dimostra anche la costituzione nel 2004 della European Pathway Association. Un percorso assistenziale si caratterizza come intervento complesso, decisionale e organizzativo, dei processi di cura di un gruppo di pazienti nel corso di un periodo ben definito (Di Stalisnao, 2012). Lo scopo dei percorsi dovrebbe essere quello di aumentare la qualità dell’assistenza nel suo continuum, migliorando gli esiti per i pazienti, accrescendone la soddisfazione ed ottimizzando l’uso delle risorse (Vanhaecht, De Witte, K. Sermeus, 2007). Dall’analisi regionale emerge un certo polimorfismo delle strutture organizzative che determina l’attivazione dei percorsi assistenziali in maniera non sempre uniforme per situazioni analoghe di bisogno. I percorsi assistenziali, intrinsecamente legati ad un certo livello di discrezionalità operativa, non sempre poggiano su una piena integrazione tra il sociale e il sanitario e, talvolta, non riescono ad evitare la frammentarietà degli interventi e a garantirne la continuità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


