Nati ben prima della loro registrazione scritta all’interno di manoscritti alto medievali, accanto a scongiuri, preghiere e prescrizioni mediche, gli incantesimi sono collegati a specifici atti performativi, prevalentemente logoterapeutici (esorcistico o apotropaico). Per la loro natura formulare e asseverativa di atti recitati all’interno di precisi rituali, gli incantesimi rappresentano un genere mutuato in larga parte da contesti di oralità, che può affiorare in una struttura metrica come nella ripetizione di particolari formule e sintagmi. Il patrimonio di incantesimi della tradizione manoscritta alto tedesca presenta aspetti significativi per la dialettologia, la linguistica, l’ecdotica e la storia della religiosità dei Germani. A questi aspetti non va tuttavia disgiunta la domanda sul loro effettivo ambito funzionale di applicazione, dal momento che per molti di essi non è possibile stabilire se siano mai stati realisticamente utilizzati o utilizzabili. A un esame privo di suggestioni antiquarie, i due cosiddetti Incantesimi di Merseburgo [Merseburger Zaubersprüche], contenuti in un messale del sec. 10°, manifestano peculiarità linguistiche, funzionali e di sospetta erudizione, da far ipotizzare una forte condizionamento originario di ambiente monastico e tale da metterne in crisi la tradizionale interpretazione ‘pagana’.
“Gli incantesimi di Merseburgo tra oralità e tradizione colta”
BATTAGLIA, MARCO
2008-01-01
Abstract
Nati ben prima della loro registrazione scritta all’interno di manoscritti alto medievali, accanto a scongiuri, preghiere e prescrizioni mediche, gli incantesimi sono collegati a specifici atti performativi, prevalentemente logoterapeutici (esorcistico o apotropaico). Per la loro natura formulare e asseverativa di atti recitati all’interno di precisi rituali, gli incantesimi rappresentano un genere mutuato in larga parte da contesti di oralità, che può affiorare in una struttura metrica come nella ripetizione di particolari formule e sintagmi. Il patrimonio di incantesimi della tradizione manoscritta alto tedesca presenta aspetti significativi per la dialettologia, la linguistica, l’ecdotica e la storia della religiosità dei Germani. A questi aspetti non va tuttavia disgiunta la domanda sul loro effettivo ambito funzionale di applicazione, dal momento che per molti di essi non è possibile stabilire se siano mai stati realisticamente utilizzati o utilizzabili. A un esame privo di suggestioni antiquarie, i due cosiddetti Incantesimi di Merseburgo [Merseburger Zaubersprüche], contenuti in un messale del sec. 10°, manifestano peculiarità linguistiche, funzionali e di sospetta erudizione, da far ipotizzare una forte condizionamento originario di ambiente monastico e tale da metterne in crisi la tradizionale interpretazione ‘pagana’.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.