Doclea è oggi una città abbandonata, di cui restano rovine su di un pianoro di forma trapezoidale, lambito dai fiumi Zeta e Morača, non troppo distante dall'attuale capitale della Repubblica del Montenegro, Podgorica. Scavi e ricerche condotti a partire dalla fine del XIX secolo hanno riportato alla luce alcuni monumenti di epoca romana e tardoromana: il foro, un impianto termale, alcuni complessi di natura religiosa (templi), due basiliche e una chiesa cruciforme e, infine, una serie di edifici abitativi. Al di fuori dell’abitato sono state scavate una necropoli ed alcune tombe. L’attività svolta nell’ottobre 2011, comprensiva di una rinnovata ricognizione nel sito e nel territorio in cui è compreso, ha riguardato la documentazione, rilievo e lettura delle tecniche murarie degli edifici religiosi noti, comprendendo i diversi manufatti lapidei ancora presenti nell’area della basilica A, di una seconda basilica (B) e dell’edificio cruciforme (C) ed è stata finalizzata alla valutazione del potenziale, predisponendo le linee guida per lo studio dei reperti nel contesto delle indagini condotte e da condurre nel sito. In particolare, il catalogo dei reperti e manufatti lapidei comprende: elementi architettonici; frammenti pertinenti l’arredo liturgico; elementi di reimpiego/spolia; tessere lapidee di mosaico pavimentale. Alcuni degli elementi individuati sono presentati per la prima volta, allo scopo di evidenziarne il ruolo di indicatore archeologico, valutabile come rilevante non solo dal punto di vista meramente quantitativo, da interpretare alla luce di una rinnovata lettura dell’area, degli aspetti esecutivi e funzionali, delle dinamiche di spoliazione, reimpiego, abbandono.
Doclea alla fine dell’antichità. Studi e ricerche per la storia di una città abbandonata della Prevalitania / Duklja na kraju antičkog doba. Studije i istraživanja istorije jednog napuštenog grada Prevalitanije
Riccardo Belcari
Co-primo
;Sauro Gelichi
Co-primo
;
2012-01-01
Abstract
Doclea è oggi una città abbandonata, di cui restano rovine su di un pianoro di forma trapezoidale, lambito dai fiumi Zeta e Morača, non troppo distante dall'attuale capitale della Repubblica del Montenegro, Podgorica. Scavi e ricerche condotti a partire dalla fine del XIX secolo hanno riportato alla luce alcuni monumenti di epoca romana e tardoromana: il foro, un impianto termale, alcuni complessi di natura religiosa (templi), due basiliche e una chiesa cruciforme e, infine, una serie di edifici abitativi. Al di fuori dell’abitato sono state scavate una necropoli ed alcune tombe. L’attività svolta nell’ottobre 2011, comprensiva di una rinnovata ricognizione nel sito e nel territorio in cui è compreso, ha riguardato la documentazione, rilievo e lettura delle tecniche murarie degli edifici religiosi noti, comprendendo i diversi manufatti lapidei ancora presenti nell’area della basilica A, di una seconda basilica (B) e dell’edificio cruciforme (C) ed è stata finalizzata alla valutazione del potenziale, predisponendo le linee guida per lo studio dei reperti nel contesto delle indagini condotte e da condurre nel sito. In particolare, il catalogo dei reperti e manufatti lapidei comprende: elementi architettonici; frammenti pertinenti l’arredo liturgico; elementi di reimpiego/spolia; tessere lapidee di mosaico pavimentale. Alcuni degli elementi individuati sono presentati per la prima volta, allo scopo di evidenziarne il ruolo di indicatore archeologico, valutabile come rilevante non solo dal punto di vista meramente quantitativo, da interpretare alla luce di una rinnovata lettura dell’area, degli aspetti esecutivi e funzionali, delle dinamiche di spoliazione, reimpiego, abbandono.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.