Il presente lavoro riguarda le misure coercitive con cui il legislatore ha inteso garantire la corretta attuazione dei provvedimenti riguardanti i figli minori a seguito della cessazione della convivenza familiare. In particolare, oggetto di indagine è la previsione risarcitoria contenuta nell’art. 709-ter c.p.c., riproposta, a seguito della riforma del processo civile, nel nuovo art. 473-bis.39 c.p.c. Di tale previsione vengono messe in risalto la sua problematica collocazione e il suo tentativo di indurre i genitori a comportarsi responsabilmente a seguito della crisi familiare.

Il risarcimento del danno dall'art.709-ter c.p.c. all'art. 473-bis.39 c.p.c.: misura coercitiva o fattispecie di responsabilità?

Ugo Sebastianelli
2024-01-01

Abstract

Il presente lavoro riguarda le misure coercitive con cui il legislatore ha inteso garantire la corretta attuazione dei provvedimenti riguardanti i figli minori a seguito della cessazione della convivenza familiare. In particolare, oggetto di indagine è la previsione risarcitoria contenuta nell’art. 709-ter c.p.c., riproposta, a seguito della riforma del processo civile, nel nuovo art. 473-bis.39 c.p.c. Di tale previsione vengono messe in risalto la sua problematica collocazione e il suo tentativo di indurre i genitori a comportarsi responsabilmente a seguito della crisi familiare.
2024
Sebastianelli, Ugo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1243210
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