All’assenza pressoché totale di informazioni relative all’organizzazione dell’intera diocesi di Populonia-Massa nel periodo precedente alla metà del XII secolo, corrisponde una scarsa presenza di documentazione materiale pertinente ad edifici di culto. Tali constatazioni risultano del resto coerenti con le vicende dell’insediamento in questo territorio, laddove per esempio si consideri come nel caso della stessa Populonia, per il periodo precedente al trasferimento della sede diocesana, avvenuto dopo l’809, solo un ristrettissimo gruppo di frammenti lapidei concorra nel confermare l’esistenza nel territorio di un edificio religioso. Limitatamente alla Val di Cornia, un caso particolare è rappresentato dal monastero di San Pietro in Palazzuolo (Monteverdi Marittimo, PI), situato al confine tra le diocesi di Populonia e Volterra, del quale si conserva l’atto di dotazione del 754. Il rinvenimento di materiali databili alla fine dell’VIII-inizi del IX secolo e riferibili all’arredo liturgico di un edificio pertinente al monastero altomedievale, costituisce infatti un esempio, raro in questo territorio, in cui i dati materiali confermano quanto attestato dalle fonti scritte ed anzi hanno contribuito a una più esatta localizzazione del sito. La presenza a Campiglia di alcuni elementi di arredo erratici ascrivibili all’altomedioevo, oltre a contribuire ad incrementare il corpus della scultura altomedievale della diocesi di Populonia, costituisce pertanto un indicatore non trascurabile, pur ignorandone il contesto specifico di provenienza. Riconosciutane la pertinenza al territorio ove sono stati rinvenuti, i frammenti costituiscono un dato materiale relativo a un edificio di culto altomedievale (o più di uno), comunque precedente la pieve di San Giovanni (Campiglia Marittima, LI), che invece risale al terzo quarto del XII secolo.
Elementi architettonici e di arredo erratici
Riccardo BelcariPrimo
2003-01-01
Abstract
All’assenza pressoché totale di informazioni relative all’organizzazione dell’intera diocesi di Populonia-Massa nel periodo precedente alla metà del XII secolo, corrisponde una scarsa presenza di documentazione materiale pertinente ad edifici di culto. Tali constatazioni risultano del resto coerenti con le vicende dell’insediamento in questo territorio, laddove per esempio si consideri come nel caso della stessa Populonia, per il periodo precedente al trasferimento della sede diocesana, avvenuto dopo l’809, solo un ristrettissimo gruppo di frammenti lapidei concorra nel confermare l’esistenza nel territorio di un edificio religioso. Limitatamente alla Val di Cornia, un caso particolare è rappresentato dal monastero di San Pietro in Palazzuolo (Monteverdi Marittimo, PI), situato al confine tra le diocesi di Populonia e Volterra, del quale si conserva l’atto di dotazione del 754. Il rinvenimento di materiali databili alla fine dell’VIII-inizi del IX secolo e riferibili all’arredo liturgico di un edificio pertinente al monastero altomedievale, costituisce infatti un esempio, raro in questo territorio, in cui i dati materiali confermano quanto attestato dalle fonti scritte ed anzi hanno contribuito a una più esatta localizzazione del sito. La presenza a Campiglia di alcuni elementi di arredo erratici ascrivibili all’altomedioevo, oltre a contribuire ad incrementare il corpus della scultura altomedievale della diocesi di Populonia, costituisce pertanto un indicatore non trascurabile, pur ignorandone il contesto specifico di provenienza. Riconosciutane la pertinenza al territorio ove sono stati rinvenuti, i frammenti costituiscono un dato materiale relativo a un edificio di culto altomedievale (o più di uno), comunque precedente la pieve di San Giovanni (Campiglia Marittima, LI), che invece risale al terzo quarto del XII secolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.